La Nuova Sardegna

ORISTANO. Un artista dalle molteplici vocazioni, che nell'isola è più noto come regista che come pittore: a Giovanni Columbu Oristano dedica una mostra che sarà inaugurata venerdì 31 marzo, alle 19, nella pinacoteca "Carlo Contini".

Titolo della mostra: "DiSegni costruttivi", a cura di Dante Crobu e di Ivo Serafino Fenu, per un'iniziativa promossa dall'assessorato comunale alla Cultura, in collaborazione con la Galleria d'Arte Crobu e col contributo della Fondazione di Sardegna.

La mostra, che rimarrà aperta fino a domenica 14 maggio, dà conto della felice e quantomeno inaspettata scoperta di Giovanni Columbu pittore da parte del collezionista Dante Crobu.

La mostra, dopo Cagliari, approda nella Pinacoteca Carlo Contini e contribuisce a conferire un'equa collocazione a un artista dal curriculum prestigioso, che vanta presenze alla Biennale di Venezia, alla Quadriennale di Roma e alla Triennale di Milano ma che, nell'Isola, è sicuramente più conosciuto per la sua produzione filmica piuttosto che per quella grafico-pittorica.

«Costruttore di segni e fabbricatore di sogni - scrive nella presentazione Ivo Serafino Fenu -: segni grevi, icastici, assoluti; sogni cupi, ancestrali, fondanti, spesso veri e propri incubi visivi. In Giovanni Columbu, prima artista e poi regista o, forse, già regista predestinato nelle sue prime prove grafico-pittoriche prodotte tra la seconda metà degli anni Sessanta e la prima degli anni Settanta a Milano, vi è una rara e stupefacente continuità. Infatti, a partire da quelle esperienze aurorali e fino all'immaginario filmico più recente, in una produzione classificabile più per grumi tematici che per una precisa scansione cronologica, è individuabile un percorso circolare dove tutto torna e dove tutto è già scritto ab origine».