La Nuova Sardegna

Oristano

Campagna di scavi da aprile all’autunno nell’area di Cornus

di Piero Marongiu
Campagna di scavi da aprile all’autunno nell’area di Cornus

Cuglieri, si riparte con un finanziamento di 45mila euro Il progetto del Comune prevede l’ultimazione del museo

23 marzo 2017
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CUGLIERI. Di Cornus Tito Livio scrive “caput eius regionis”, capitale della regione: una definizione che spiega l’importanza e il prestigio della città Stato, forse, secondo la tesi (non dimostrata) di qualche studioso, l’unico insediamento autenticamente “sardo”.

I resti della città di Hostus e di suo padre Hampsicora, individuati nella collina di Corchinas, dopo alcuni decenni di abbandono, dal 2011 sono nuovamente oggetto di indagine da parte degli archeologi.

La prossima campagna di scavi, infatti, se non ci saranno impedimenti dell’ultima ora, dovrebbero ripartire il mese prossimo e durerà circa 7 mesi. A dirigerla sarà l’archeologo e ricercatore dell’Università della Tuscia, Salvatore De Vincenzo, che si avvarrà della collaborazione di un gruppo di studenti e collaboratori e del supporto logistico del Comune.

Il progetto (costo poco meno di 45mila euro), recentemente presentato all’amministrazione comunale guidata dal sindaco Gianni Panichi, comprende anche l’ultimazione dell’allestimento del Museo Civico Archeologico (saranno realizzati altri pannelli esplicativi, le docce sonore con relativo impianto elettronico e altre strutture in legno necessarie per l’esposizione dei reperti).

Una sezione del Museo ospiterà la storia e l’archeologia di età nuragica, fenicia, punica e romana del territorio di Cuglieri.

Altro aspetto di interesse riguarda il recupero, ed esposizione nel polo museale i fase di completamento, dei reperti rinvenuti negli anni passati nei siti cuglieritani e conservati nei depositi dei Musei di Cagliari e Oristano.

Nelle intenzioni del Comune c’è anche la realizzazione di un convegno, da tenersi in data da definire, che avrà l’obiettivo di riunire nel paese tutti i direttori dei progetti archeologici e museali, italiani e stranieri, impegnati in Sardegna per discutere dello stato di avanzamento dei lavori di ricerca in corso e programmare insieme il futuro della ricerca dell’isola.

Altro aspetto indicato nel progetto riguarda la pubblicazione degli atti del convegno in un solo volume che raccoglierà tutti gli interventi archeologici presenti nell’isola.

La valorizzazione dei siti di Cornus, Columbaris e Fanne Massa (dove si trovano tombe a camera ritenute di età punica), compresi nell’itinerario archeologico che si conclude nel Museo civico locale, nell’ottica dell’amministrazione comunale costituirà un’importante volano per l’economia locale.

Ultimo, ma non per importanza, la recinzione da realizzarsi nel sito di Corchinas, oggi alla mercé dei tombaroli. «È un intervento di prossima realizzazione», annuncia il sindaco Panichi. Un segno di attenzione per un altro dei gioielli del patrimonio storico e culturale della zona che merita di essere adeguatamente valorizzato.

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