La Nuova Sardegna

Oristano

Doddore condannato anche in Cassazione

 Doddore condannato anche in Cassazione

Terralba, ammenda per Salvatore Meloni: non aveva fornito documenti alla Direzione del lavoro

22 marzo 2017
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TERRALBA. Con la conferma della Corte di Cassazione, è passata in giudicato la condanna a 500 euro di ammenda inflitta il 6 marzo del 2015 dal Tribunale di Oristano al presidente del movimento indipendentista Meris e della autoproclamata Repubblica di Malu Entu, Salvatore Meloni.

L’accusa della quale è stato riconosciuto colpevole prima dal Tribunale e ora anche dai giudici della Cassazione era quella di non aver fornito al Servizio ispezione della direzione provinciale del Lavoro la documentazione relativa agli automezzi e agli autisti della società a responsabilità limitata Felix della quale all'epoca dei fatti risultava amministratore unico.

«Uno dei tanti procedimenti avviati nei miei confronti per provare a stroncare la mia azione politica per l’indipendenza della Sardegna», ha sempre sostenuto Meloni dichiarandosi oggetto di una vera e propria persecuzione giudiziaria con grande spiegamento di forze dell’ordine che negli anni successivi alla occupazione pacifica dell’isola di Mal di Ventre e alla proclamazione della Repubblica indipendente di Maluentu avevano setacciato ogni aspetto della sua attività imprenditoriale nei settori del commercio e del trasporto.

Nel merito dell’accusa, Meloni si è sempre difeso sostenendo che non aveva potuto consegnare la documentazione richiesta (libretti di circolazione degli automezzi in uso, elenco degli autisti in forza con generalità complete, registrazioni digitali o stampe dei tachigrafi degli automezzi, relativi al periodo da settembre a dicembre 2010) perché gli era stata già sequestrata dalla Guardia di Finanza e che comunque non aveva mai ricevuto la notifica del verbale contenente la richiesta dell'Ispettorato del lavoro.

Il ricorso di Meloni è stato ritenuto però infondato e la condanna ora è passata in giudicato. Sul fronte politico, al momento appare invece quasi certo il proscioglimento di Meloni dall’accusa di associazione eversiva che gli è stata contestata davanti al Gup del Tribunale di Brescia e per la quale lo stesso pubblico ministero ha chiesto il proscioglimento. La decisione del giudice è attesa per il 15 maggio.

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