La Nuova Sardegna

Oristano

Bosa “Città dell’olio”, adesione e rilancio del settore agricolo

di Alessandro Farina
Bosa “Città dell’olio”, adesione e rilancio del settore agricolo

La cittadina entra a far parte del sodalizio nazionale Si vogliono recuperare le produzioni locali, come la Cultivar

19 marzo 2017
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BOSA. Qualcuno come al solito dirà "Era ora." Ma nulla è scontato in una città che, fra i pochi esempi costieri della Sardegna, relega spesso gioiellini di storica memoria alla sola esaltazione del passato. Come nel caso ad esempio della “Cultivar bosana”, la particolare qualità di pianta e relativo frutto un tempo tra i fiori all'occhiello, al pari del carciofo spinoso dall'inimitabile sapore o degli agrumi della valle del Temo, nell'agricoltura locale. Abbandonate tra gli anni settanta e ottanta del novecento le campagne, perché ritenute improduttive economicamente rispetto alle esigenze della moderna era commerciale, quella dell'economia agricola diventa invece ora una delle possibili nuove occasioni di sviluppo, che si integra perfettamente anche con il sogno turistico e come possibile risposta alla crisi generale (tanto più dopo la caduta del pilastro occupazionale dell'edilizia), nella fertile campagna locale a due passi dal fiume, e oltre. La patria della Cultivar bosana, appunto: adottata ben oltre i confini della valle del Temo e della Planargia, dove invece la produzione di olio di qualità fa cilecca da tempo. Un cruccio a cui rimediare, deve aver pensato l'assessore alle Attività produttive, pesca e agricoltura Silvia Tanda. Che nell'ambito di una serie di azioni relative al rilancio del comparto agricolo, proprio all'olivicoltura di qualità guarda evidentemente con favore. Innanzi tutto cercando di creare le premesse perché anche Bosa, ed i suoi antichi saperi e sapori, possano entrare in una ampia rete di promozione, previo rilancio concreto di un settore dove si affacciano oggi le speranze di diversi giovani potenziali imprenditori. Ad esempio attraverso l'adesione del Comune all'Associazione Nazionale Città dell'Olio, che sarà formalmente siglato il prossimo 25 marzo alle 17 nella sala consiliare di piazza Carmine.

Il programma dell'incontro prevede il saluto del primo cittadino Luigi Mastino, che si soffermerà anche sull'olivicoltura a Bosa come tradizione pluricentenaria. Quindi a parlare sarà il presidente dell'Associazione nazionale Città dell'olio Enrico Lupi, con tema le finalità del sodalizio. Antonio Balenzano, direttore dell'associazione, proporrà i programmi e le attività previsti nel 2017 ed il coordinatore regionale dell'associazione Città dell'olio Elio Sundas presenterà “Le città dell'olio in Sardegna”. A chiudere le relazioni, prima degli interventi di consiglieri comunali e partecipanti, cui seguirà un brindisi, sarà l'assessore Silvia Tanda, che spiegherà il senso dell'adesione all'associazione.

A sigillare l'adesione del Comune di Bosa la consegna della bandiera ufficiale dell'Associazione nazionale Città dell'olio nelle mani degli amministratori locali.

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