La Nuova Sardegna

Oristano

Autotrasporti oltre i tabù con l’impresa a tinte rosa

di Michela Cuccu
Autotrasporti oltre i tabù con l’impresa a tinte rosa

Terralba, una giovane madre supera l’esame di idoneità professionale Su nove candidati all’abilitazione, sei erano donne e 5 l’hanno ottenuta

19 marzo 2017
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TERRALBA. E un altro tabù viene cancellato dalla realtà. La gestione di un’impresa di autotrasporti, non sembra esser più unicamente appannaggio del cosiddetto “sesso forte”. Sempre più donne si fanno avanti in questa professione che solo fino a qualche anno fa era al maschile. La conferma è arrivata dall’esito dell’ultima sessione d’esame per il rilascio dell’attestato di idoneità professionale all’attività di autotrasportatore. Su nove candidati, sei erano donne, cinque lo hanno superato. Altro che quote rosa, verrebbe da commentare.

La segretaria della commissione provinciale che ha esaminato i candidati, Annarella Franceschi, conferma. «È la prima volta che a questo esame si presentano donne e soprattutto, con una superiorità numerica e di risultati di questo tipo». Insomma, non ci sarà più da stupirsi che a capo di un’azienda di autotrasporto merci, sia conto terzi, sia di persone, vedremo una donna: in provincia di Oristano ci sono già cinque signore che hanno ottenuto l’abilitazione. Quattro hanno ora la possibilità di avviare o mettersi a capo di un’azienda per il trasporto di merci, magari su grossi tir, una invece, si occuperà del trasporto di persone.

Lei è Maria Elisabetta Piras, 32 anni, sposata e madre di due bambini molto piccoli. «Non è stato facile dover studiare e contemporaneamente, occuparmi della famiglia – ammette la giovane mamma – ma era un passo necessario per poter realizzare un progetto importante: potenziare l’azienda di famiglia».

Spiega Elisabetta: «mio marito ha una piccola impresa di noleggio con conducente: un pulmino che può trasportare otto persone (più l’autista). Così abbiamo pensato che un domani potremmo ingrandire l’azienda ed acquistare un mezzo più grande, da 19 posti. Per farlo, serve uno speciale attestato di idoneità professionale che ho conseguito io. Sono già in possesso di un diploma di scuola superiore, ho potuto sostenere l’esame studiando in privato».

Da studiare, Maria Elisabetta, racconta di averne avuto parecchio. «Materie molto tecniche e complesse – racconta – come ad esempio, diritto sociale e commerciale, ma anche sicurezza stradale. Insomma, non è stata esattamente una passeggiata». Superato l’esame e conseguita l’abilitazione, per Maria Elisabetta e Ivan si fa più concreta la possibilità di ingrandire l’azienda. «Un passo che stiamo valutando anche per dare maggior sicurezza ai nostri figli», spiega. Tuttavia, bisognerà attendere ancora prima di vederla alla guida di un pulmino. «Le patenti le ha mio marito, io, nel caso, mi occuperei della gestione aziendale. Insomma, saremo in società». Ma aggiunge «In un secondo momento potrei anche io conseguire le patenti e diventare conducente. Tutto dipenderà dalle esigenze che si presenteranno. Il primo passo – conclude – è fatto».

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