La Nuova Sardegna

Oristano

Pesca di frodo, interventi della Capitaneria

Pesca di frodo, interventi della Capitaneria

Bosa, sanzioni a un sub non professionista che aveva dei ricci. Ad un altro sequestrata l’attrezzatura

18 marzo 2017
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BOSA. Pesca illegale dei ricci di mare, Guardia Costiera sanziona sub a Turas e, lungo la costa del Grifone, a Tentizzos, in due distinte operazioni dei giorni scorsi. La pesca sportiva del riccio di mare è possibile solo in determinati giorni della settimana, e tra questi non sono contemplati quelli dal lunedì al venerdì. Per questa ragione, la Guardia Costiera di Bosa è intervenuta martedì scorso a Turas. Dove una pattuglia di militari, ha comminato una sanzione amministrativa di mille euro, oltre al sequestro dell'attrezzatura utilizzata (coppo/retino) e alla confisca di circa 110 ricci, ad un sub non professionista. «La restrizione voluta dalla Regione Sardegna, trova origine nella grande sofferenza in cui versa la risorsa ittica in tutti gli areali di prelievo dell'isola, ed è indirizzata alla salvaguardia e sostenibilità futura della filiera», spiega il comandante di Circomare Bosa, tenente di vascello Guido Avallone. Che si è occupato anche di un altro episodio, avvenuto questa volta sul litorale a Nord Ovest del centro cittadino solo qualche giorno fa. Nella mattinata del 15 marzo infatti i militari di Circomare Bosa hanno notato un pescatore subacqueo sportivo sprovvisto della boa di segnalazione galleggiante con bandiera rossa, che deve essere presente e visibile a non meno di 300 metri, nel mare di Tentizzos. Contestata l'infrazione, che ha comportato una sanzione di mille euro, al sub è stata inoltre sequestrata l'attrezzatura. A terra invece la Guardia Costiera ha rinvenuto nascosti tra la vegetazione, una cesta bianca in plastica che conteneva 114 ricci di mare ancora vivi, un coppo, un secchio, un paio di guanti da pesca, una boetta galleggiante con cima e cinque vasetti in vetro con tappo, questi gli oggetti confiscati. I ricci ritrovati a Turas e Tentizzos sono stati quindi prontamente rigettati in mare aperto dal personale del gommone veloce nel primo caso e della motovedetta G.C. A63 nel secondo.(al.fa.)

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