La Nuova Sardegna

Oristano

Finanziamento Coni blitz a Narbolia delle fiamme gialle

di Piero Marongiu
Finanziamento Coni blitz a Narbolia delle fiamme gialle

La guardia di finanza acquisisce documentazione in Comune Il caso: la richiesta di 700mila euro per un impianto sportivo

12 marzo 2017
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NARBOLIA. La contrapposizione tra l’amministrazione guidata dalla sindaca Maria Giovanna Pisanu e i dipendenti comunali si è arricchita di un nuovo capitolo costituito dall’entrata in scena della Guardia di Finanza, che il 28 febbraio si è presentata in municipio. I militari hanno acquisito la documentazione relativa a una richiesta di finanziamento di poco più di 700mila euro al Coni, importo destinato alla realizzazione di un impianto sportivo, che la sindaca Maria Giovanna Pisanu aveva inoltrato all’organismo sportivo tramite la sua casella di posta elettronica.

Il progetto, redatto da un professionista esterno al Comune, però portava il nome del capo dell’Ufficio tecnico comunale, l’ingegner Domenico Sanna, il quale ha sempre detto di essere stato all’oscuro di tutto. Subito dopo quell’episodio i dipendenti comunali, compreso il responsabile dell’Ufficio tecnico, hanno firmato un esposto che il loro legale, l’avvocato Gianni Benevole, ha presentato alla procura, che ha aperto un’indagine per verificare se nella gestione della pratica erano state commesse irregolarità. Dopo aver notificato la richiesta al segretario comunale, i finanzieri hanno portato via la documentazione.

La sindaca Maria Giovanna Pisanu, relativamente alla vicenda ha spiegato: «Non so assolutamente nulla. Solitamente vado in Comune il martedì pomeriggio, non la mattina. Sono stata informata che c’era stata una visita dei militari della Guardia di finanza, ma non sono a conoscenza di quello che hanno fatto o chiesto. So soltanto che c’è un’indagine in corso, null’altro. Personalmente, sono molto tranquilla».

L’avvocato Gianni Benevole invece dice: «L’unica cosa che posso dire è che sulla vicenda legata al finanziamento del Coni c’è un’indagine molto accurata in corso. Attendiamo gli sviluppi prima di esprimere qualunque giudizio». Mentre l’indagine procede il clima che si respira negli uffici del Comune è pesante sebbene nessuno dei dipendenti parli apertamente della vicenda. I consiglieri di opposizione, che a suo tempo avevano sollevato la questione di regolarità sull’invio di quella pratica, non vogliono commentare. «Lasciamo che le indagini facciano il loro corso», dicono. Sulla vicenda che contrappone gli amministratori e i dipendenti comunali, l’unica cosa che appare certa a questo punto è che a pronunciare l’ultima parola sarà il giudice.

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