La Nuova Sardegna

Oristano

Le pattuglie di falchi hanno scacciato i piccioni

di Maria Antonietta Cossu
Le pattuglie di falchi hanno scacciato i piccioni

Fordongianus, il primo bilancio dell’operazione è già molto positivo Pronta un’ordinanza che impone ai residenti di chiudere tutti i possibili rifugi

11 marzo 2017
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FORDONGIANUS. Se non fosse che la permanenza di un numero ristretto di esemplari è necessaria a garantire l’equilibrio dell’ecosistema, il Comune di Fordongianus sarebbe già “piccione free”. La piccola flotta alata schierata contro l’avifauna nociva ha messo in fuga il 70 per cento dei colombi che tanti fastidi stava arrecando alla comunità.

In un mese il numero dei volatili invisi ai cittadini è passato da circa duecento a quaranta, ma la fase intensiva dedidcata all’allontanamento non si è ancora conclusa. L’associazione RapaciCapaci che sta svolgendo il servizio per conto del Comune stima che entro la fine di marzo resteranno solo poche unità. Le due poiane di Harris e il falco pellegrino impiegati nelle “ronde” da oltre cinque settimane stanno assolvendo brillantemente al loro compito.

Da quando Asterix, Obelix e Puntino battono i cieli di Fordongianus, infatti, le postazioni delle colonie sono state quasi completamente liberate. «Cominciamo a percepire la differenza anche sotto l’aspetto del decoro delle aree dove stazionavano i piccioni. C’erano spazi pubblici che dovevamo pulire molto spesso», ha detto il sindaco Serafino Pischedda. Per debellare completamente il problema è stata chiesta anche la collaborazione dei cittadini: «È opportuno tappare tutti i recessi degli edifici in cui i colombi tendono a rifugiarsi e a riprodursi, altrimenti il problema non si risolverà completamente», ha detto il falconiere Martin Strunga. Presto l’appello si trasformerà in un’ordinanza sindacale. Le operazioni di volo andranno avanti per tre settimane ancora con una frequenza media di circa venti ricognizioni al giorno. Poi comincerà la fase di mantenimento: «L’ideale è che questa rimanga costante nel tempo; gli stanziali fuggono altrove, ma se il territorio non fosse più sorvolato dai rapaci prima o poi arriverebbero altri piccioni», ha spiegato la falconiera Ilaria Gruosso.

I predatori saranno pure uno spauracchio per storni e colombi, ma esercitano un grande fascino sulle persone. Ieri i rapaci sono stati l’attrazione extra per i visitatori che hanno fatto rotta sulle terme romane. A impartire gli ordini ad Asterix e Obelix c'erano anche la piccola Elena Muzzu, nove anni appena, ma con il piglio dei veterani, e il presidente della Onlus RapaciCapaci. Fernando Muzzu ha messo in risalto anche la finalità educativa della falconeria: «Durante le dimostrazioni i bambini entrano in contatto con specie che raramente vedono dal vivo e imparano a rispettarli».

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