La Nuova Sardegna

ORISTANO. Tre auto incendiate nella stessa notte, due nel medesimo luogo, una non lontano. E potrebbe esserci la stessa mano, almeno stando ad alcuni elementi nelle mani della polizia che ha avviato le indagini su quella che è stata, per il capoluogo, una nuova notte di fuoco.

Tutto è iniziato attorno alle 2.20. I vigili del fuoco sono stati avvisate del fatto che in via Cimarosa, non lontano dal mercato comunale. Le fiamme hanno avvolto una Audi 3 di proprietà di un barista. L’intervento dei vigili del fuoco è seguito per evitare danni più consistenti e soprattutto impedire che un’altra auto, una Fiat Uno parcheggiata vicino, venisse coinvolta nel rogo. Poco lontano e poco dopo, in via Mascagni, nel cortile del palazzo Daga, altre due auto sono state date alle fiamme. Si tratta di una Golf di un agente penitenziario e una Hyundai di proprietà di una donna.

L’intervento dei vigili del fuoco è terminato dopo le 4 del mattino. Con le auto di ieri, sale a cinque il numero delle macchine date alle fiamme nel capoluogo dall’inizio dell’anno, ma il bilancio delle attività degli incendiari nella provincia comincia ad assumere numeri consistenti: complessivamente sono 18 le macchine interessate dagli incendi. Secondo il questore Giovanni Aliquò, non ci sono elementi comuni se non la contiguità temporale degli eventi. Saranno comunque intensificati i controlli notturni da parte delle Volanti. I centri interessati dagli attentati, oltre che Oristano, sono la borgata di Torregrande, Santa Giusta, Milis, Arborea, Terralba, Siamanna e Zeddiani.

Ora si tratterà di capire quale sia il legame tra i due episodi della scorsa notte.(si.se.)