La Nuova Sardegna

Oristano

Picchia il padre si schianta con l’auto e finisce in carcere

di Enrico Carta
Picchia il padre si schianta con l’auto e finisce in carcere

Agitata domenica a Su Marrulleri per un giovane di Arcidano Rapina, maltrattamenti e resistenza: fermato dai carabineri

07 marzo 2017
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MARRUBIU. Tra carri allegorici e costumi di carnevale, spuntano anche i carabinieri con le manette. Il problema è che non indossavano una maschera, ma erano in servizio e hanno dovuto anche far salire sulla propria auto il giovane Marcello Zuddas che intanto, dal paese in cui si stava svolgendo la grande festa di Su Marrulleri, aveva raggiunto dopo mille peripezie e una serie di reati la sua casa di San Nicolò Arcidano. Da lì è finito nel carcere di Massama dove avrà modo di riflettere sull’aggravarsi della sua già non semplice posizione nei confronti della giustizia.

Sottoposto al regime della libertà vigilata da qualche mese senza particolari vincoli, da domenica notte è in carcere accusato dal pubblico ministero Marco Ulzega di rapina, maltrattamenti in famiglia e resistenza. Oggi attende il momento del suo colloquio con l’avvocato Rita Violante prima di conoscere se verrà processato per direttissima oppure se gli verrà applicata una misura cautelare in attesa del processo da svolgere dopo ulteriori indagini.

La domenica al massimo di Marcello Zuddas aveva avuto una lunga premessa fatta di divertimento sfrenato tra i carri e le maschere di Su Marrulleri. A fine serata, ormai stanco, ha chiamato i genitori per chiedere loro che lo riportassero a casa. Mai telefonata sembrava più innocua, invece è stata la scintilla di un incendio che stava per scoppiare. Una volta che i genitori sono arrivati da San Nicolò Arcidano a Marrubiu, il ragazzo ha detto loro che non aveva alcuna intenzione di tornare a casa. Dopo una decina di minuti ha però nuovamente cambiato idea e richiamato i genitori. Stavolta era intenzionato a salire in macchina, ma aveva la pretesa di voler guidare pur non essendo in possesso della patente mai conseguita e non essendo nelle condizioni migliori per mettersi al volante.

Di fronte al rifiuto oppostogli dal padre, ha insistito sino al punto da strappare di mano le chiavi al genitore che, per evitare il peggio e nonostante avesse già subito svariate botte, ha anche provato ad aggrapparsi all’auto, salvo finire per terra perché il figlio non ha staccato il piede dall’acceleratore. Ma Marcello Zuddas non è andato tanto lontano: dopo due curve infatti ha concluso la sua marcia contro il muro di una casa. Non si è però dato per vinto e, nonostante i carabinieri fossero già sulle sue tracce, è riuscito ad arrivare a San Nicolò Arcidano. Pensava di aver risolto la situazione, invece ha prima devastato mezza casa nell’opporsi ai familiari che gli chiedevano di calmarsi e quindi si è trovato di fronte le divise dei militari arrivati sin lì per arrestarlo. Non gradendo quell’incursione, ha opposto resistenza aggravando la sua situazione già tutt’altro che semplice.

Da domenica si trova in carcere con l’elenco dei reati a lui contestati che si allunga perché i genitori hanno anche sporto denuncia per le angherie subite negli ultimi mesi: alla rapina commessa nel momento in cui si è impossessato dell’auto con la forza e alla resistenza si è aggiunto il reato di maltrattamenti in famiglia.

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