La Nuova Sardegna

MOGORO. Coldiretti ancora critica verso la Regione per i presunti ritardi nell’erogazione dei contributi dopo le calamità naturali dell’estate e di settembre 2015 che hanno colpito la borgata agricola di Morinenta a Mogoro, vari territori nei comuni di San Nicolò Arcidano e Uras, distruggendo e compromettendo raccolti, immobili e attrezzature.

Numerose le aziende in forte difficoltà, ed alcune in stato di emergenza, che confidavano, per il ristoro degli ingenti danni, negli aiuti da parte della Regione.

«Purtroppo, a oggi – scrivono in una nota il presidente e il direttore provinciale Coldiretti Giovanni Murru e Giuseppe Casu – pochissime aziende hanno ricevuto aiuti o sostegni. Gli aiuti dell’amministrazione regionale, destinati ad indennizzare le perdite di reddito concernenti le colture, prevedono che il danno subito registri un valore superiore al 30 per cento nella produzione media annua relativa all' azienda. Percentuale che, se parametrata all’intera unità produttiva aziendale, a causa delle caratteristiche territoriali e produttive delle aree colpite, dall' alternanza delle coltivazioni e dalla forte parcellizzazione delle aziende, non viene, in molti casi, raggiunta. Ciò ha escluso dal beneficio molte aziende agricole, con tanti operatori agricoli e zootecnici che non hanno neppure presentato istanza di rimborso in quanto impossibilitati a fruirne». Per Coldiretti Oristano si tratta di una situazione alla quale occorre porre immediato rimedio, riaprendo il bando di accesso ai benefici e contemplando la parametrazione della perdita di produzione alle sole colture danneggiate o alla porzione di area aziendale interessata dall’evento calamitoso, consentendo inoltre l’utilizzo di appositi indici produttivi per il calcolo delle perdite reddituali. «A ciò va sommato il sostegno per il consolidamento degli immobili e le strutture aziendali danneggiate».