La Nuova Sardegna

Oristano

Migranti, tolleranza e inclusione si imparano a scuola

di Roberta Fois
Migranti, tolleranza e inclusione si imparano a scuola

L’alfabetizzazione degli stranieri richiedenti asilo Progetto di formazione e informazione per gli insegnanti

23 febbraio 2017
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ORISTANO. L’immigrazione con i flussi non programmati in Sardegna non può più essere definita un’emergenza: è un fenomeno in crescita, è “normalità”. È un fenomeno che va capito e studiato per muovere meglio i primi passi del percorso verso l'integrazione, percorso che nasce dall’apprendimento della lingua italiana. Per questo il Centro provinciale per l’Istruzione degli adulti di Oristano e l’Istituto d’istruzione secondaria superiore “S.A. De Castro” hanno intrapreso un progetto di formazione e informazione dedicato agli insegnanti che si occupano dell’alfabetizzazione degli stranieri richiedenti asilo nelle strutture di accoglienza della nostra provincia e agli alunni di due classi del liceo nell'ambito dell’alternanza scuola-lavoro.

«Il Piano regionale 2016 per l’accoglienza dei flussi migratori ha sottolineato il loro carattere strutturale e permanente - dice il dirigente scolastico del Cpia, Maria Giovanna Pilloni - e ha spiegato che anche i cosiddetti “flussi non programmati” degli stranieri richiedenti asilo vanno considerati non più come emergenze ma come movimenti strutturali che richiedono un impegno istituzionale e della società civile a tutti i livelli. Ed è proprio questo impegno che ci porta ad essere qui oggi nel nostro ruolo di istituzione scolastica che si occupa dei corsi di alfabetizzazione erogati nelle 15 strutture di accoglienza dei migranti accreditate nella provincia di Oristano».

Sono 29 gli alunni del liceo che partecipano al percorso di formazione al fianco degli insegnanti del Cpia nell’ambito del progetto di alternanza Scuola-Lavoro denominato “I processi sociali finalizzati all'inclusione: solidarietà e cultura”.

«Due classi del terzo anno hanno iniziato questo cammino di inclusione che parla di passione civile e professionalità», spiega il Dirigente Scolastico del De Castro, Pino Tilocca.

Il percorso intrapreso dagli studenti, volto ad avvicinare il mondo della scuola al processo di integrazione europea per capirne i problemi ed apprezzarne i vantaggi, si associa ad attività di volontariato con la Caritas, il centro antiviolenza e i servizi ospedalieri. Ad aprire il cammino formativo due appuntamenti con gli enti che si occupano di gestire i flussi migratori in Provincia, Questura e Prefettura, che lavorano a stretto contatto con il Cpia. Nel primo gli studenti, gli insegnanti e i mediatori culturali dei centri di accoglienza, invitati ad assistere alle due riunioni, hanno incontrato il Sovrintendente capo Massimo Pala e la mediatrice culturale Clara Puliga dell'ufficio immigrazioni della Questura di Oristano e le dottoresse Cadoni e Serra, giudici dell'Ufficio Giudice di Pace di Oristano. Un secondo appuntamento ha visto invece protagonisti il prefetto vicario Paola Dessì e Pietrina Carta dell'Ufficio immigrazione. Negli incontri sono stati spiegati i differenti ruoli che ricoprono Questura, Prefettura e Giudici di pace in campo immigrazione, sono stati spiegati i primi step dell’accoglienza e l’iter che devono seguire i ragazzi all'arrivo in Italia, sono state date delucidazioni sulla normativa vigente, sul sistema Sprar (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati) e sui diritti e i doveri che i nuovi cittadini stranieri hanno nei centri di accoglienza. «La collaborazione con il Cpia proseguirà fino ad aprile - prosegue Tilocca - a questi primi due incontri formativi ne seguiranno due a marzo dove i ragazzi avranno modo di apprendere ciò che si fa durante le ore dedicate all'alfabetizzazione nelle strutture; gli studenti faranno poi una sorta di tirocinio, partecipando attivamente alle lezioni del Cpia fino a concludere il percorso con una giornata in un centro di accoglienza».

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