La Nuova Sardegna

Oristano

Progetto Mandela, integrazione possibile

Progetto Mandela, integrazione possibile

A Norbello nasce una Consulta intercomunale per favorire l’inserimento dei migranti nei diversi centri

20 febbraio 2017
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NORBELLO. È stato gettato il primo seme da cui germoglierà il progetto Mandela, un percorso per l'inserimento dei migranti nel tessuto sociale del territorio. All' iniziativa, ideata dal Centro servizi sociali, si dedicherà una consulta intercomunale, di cui esiste già un primo nucleo. Ne fanno parte i gestori del campeggio in cui vivono una novantina di migranti di varie nazionalità e alcuni ex sindaci: Raffaele e Silvio Manca di Norbello, Tomaso Sanna di Ghilarza e Antonio Frau di Sedilo. A loro il compito di coordinare l'organismo volontario cui è affidato il compito di sensibilizzare le comunità a un'effettiva cultura dell'accoglienza e dell'integrazione stimolando un processo che abbatta steccati ideologici, culturali e religiosi. A fungere da chiave d'innesto sarà il Consiglio di comunità, uno per ogni realtà urbana. «Sarà finalizzato all'autogoverno, eletto liberamente e rappresentativo di tutte le componenti etniche e nazionali presenti localmente. Al tavolo della Consulta potranno chiedere di partecipare anche tutti coloro che, in rappresentanza di istituzioni, gruppi e associazioni, o anche individualmente, vorranno dare il proprio contributo», ha spiegato il presidente del Centro Servizi sociali, Raffaele Manca, che un primo assaggio di ciò che di buono potrà derivare da questo esperimento l' ha avuto nel corso della cena solidale che si è svolta per iniziativa della onlus norbellese e del suo Gruppo storico medievale, con cui hanno collaborato la Pro loco, il coro Carmina et Cantores, la Consulta giovanile, la sezione dei Carabinieri in congedo, l'Unione polisportiva e le associazioni Pariglianti e Castel di Sella. Alla tavolata hanno partecipato circa 250 persone tra cittadini di Norbello e del circondario e immigrati del camping Nuraghe Ruiu. «I partecipanti hanno condiviso alcune ore di serena integrazione alternando il buon cibo alla musica, al ballo e allo sforzo comune di trovare, un modo qualsiasi per capirsi e per interpretare parole, segni e gesti reciproci», ha dichiarato Raffaele Manca rammaricandosi di una sola cosa: l'assenza dei sindaci della zona, notata a prescindere dalla precisa scelta dell'organizzazione di non predisporre inviti istituzionali e personali.

Maria Antonietta Cossu

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