La Nuova Sardegna

Oristano

Ardauli, ritornano le antiche celebrazioni

ARDAULI. L'anno scorso il carnevale antico ha ripreso vita con la rievocazione di rituali quasi dimenticati e ritrovati fra le pieghe della memoria storica e spulciando tra le fonti scritte. Quest'a...

15 febbraio 2017
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ARDAULI. L'anno scorso il carnevale antico ha ripreso vita con la rievocazione di rituali quasi dimenticati e ritrovati fra le pieghe della memoria storica e spulciando tra le fonti scritte.

Quest'anno la rappresentazione si arricchisce della partecipazione delle maschere tradizionali di altri paesi.

Su carrasegare antigu richiamerà ad Ardauli i Corriolos di Neoneli, S'Urtzu e sa mamulada di Seui, Sa Cointrotza di Aidomaggiore e Su Maimoni e sa grastula di Gadoni, che sfileranno il 25 febbraio alle 15,30.

La manifestazione è organizzata dal Gruppo giovanile S'Intibidu, che ha ribattezzato in questo modo anche la kermesse.

Una scelta non casuale, come pure quella dei gruppi ospiti, secondo gli organizzatori accomunati da riti e danze dalle modalità molto simili.

«Nel caso di Ardauli e Neoneli ritroviamo delle analogie nel rituale del fuoco che simboleggia la risalita dagli inferi», spiega il presidente Giuseppe Secci.

«Alcuni aspetti del ballo, invece, ci avvicinano alla tradizione di Aidomaggiore. Sia nelle coreografie di s'intibidu che della cointrotza, infatti, si forma una spirale che richiama il concetto della vita che si rinnova».

L'origine stessa del nome dato al carnevale antico è legata alle danze propiziatorie. «C'è una sorta di corrispondenza – osserva Secci – fra il ballo a tre passi e l'etimologia del termine “intibide”, che indica le tre fasi della lavorazione della terra: il dissodamento, la semina e l'aratura, operazioni che avvenivano in tre tempi».)

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