La Nuova Sardegna

Oristano

Strada utile, lo dice il Tar Il Comune batte l’Argea

di Maria Antonietta Cossu
Strada utile, lo dice il Tar Il Comune batte l’Argea

Fordongianus, l’ente locale non dovrà restituire il finanziamento per l’opera La richiesta di riconsegna era partita dalle osservazioni di un cittadino

11 febbraio 2017
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FORDONGIANUS. Il Comune non dovrà restituire alcun finanziamento. Lo ha stabilito una manciata di giorni fa il Tribunale amministrativo nella sentenza che, a meno di essere impugnata, chiude il contenzioso tra l’ente locale e Argea. Alla fine del 2015 l’Agenzia regionale per il sostegno all’ agricoltura aveva inviato al Comune il preavviso di revoca dei 164.740 euro concessi un anno prima dall’assessorato competente attraverso la misura inserita nel Piano di sviluppo rurale a sostegno degli interventi di manutenzione della viabilità campestre. All’origine della richiesta di restituzione c’erano i dubbi sollevati da un cittadino di Fordongianus, che in una segnalazione confutava la sussistenza dell’interesse collettivo del progetto di sistemazione della strada di Pardu. Davanti alla prospettiva di perdere risorse già incamerate e spese, e nella convinzione di averle investite in un’opera necessaria, l’ amministrazione locale aveva presentato ricorso al Tar facendo leva proprio sulla pubblica utilità dell’intervento. Il rifacimento in calcestruzzo dei tratti a forte pendenza della strada sterrata ha eliminato il problema del dilavamento del terreno, consentendo di ripristinare in modalità permanente la percorribilità del collegamento, sistematicamente compromessa dalle piogge. Tutti aspetti che, unitamente al fattore del traffico, il legale dell’ente ha esposto al giudice, il quale ha sostanzialmente condiviso le argomentazioni sostenendo peraltro che non solo ad Argea spettasse l’onere di dimostrare l’eventuale insussistenza del carattere di pubblico interesse, ma che avrebbe dovuto spiegare dove risiedesse l’utilità pubblica nel chiedere indietro i fondi. «La strada serve numerose aziende agropastorali e a partire dal 1951 è stata più volte interessata da interventi manutentivi. Inoltre consente l’accesso alla chiesa di Santa Maria e al nuraghe di Loddua, elemento che già di per sé risponde a un pubblico interesse – ha rimarcato il sindaco Serafino Pischedda disapprovando l’operato di Argea –. La stessa agenzia aveva riconosciuto la pubblica utilità del progetto quando questo fu presentato, dunque mi deve spiegare perché ha fatto perdere denaro al Comune e a se stessa solo sulla base di una segnalazione individuale». L’epilogo del contenzioso scongiura il rischio di un danno erariale per il Comune, che in caso contrario avrebbe dovuto recuperare dalle pieghe del bilancio una cifra cospicua e imprevista, impresa ardua in tempi di ristrettezze.

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