La Nuova Sardegna

Oristano

La marijuana non era sua, assolto

La marijuana non era sua, assolto

Bauladu, era stato arrestato a novembre assieme al vero proprietario della droga

07 febbraio 2017
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BAULADU. Dalle manette all’assoluzione. Il passo è breve e nel giro di poco meno di tre mesi il trentottenne Tullio Zucca si toglie di dosso la frettolosa etichetta di spacciatore. L’arresto era arrivato al termine di un controllo dei carabinieri del Nucleo radiomobile di Ghilarza lungo la strada che porta da Bonarcado a Bauladu. A novembre a bordo dell’auto c’era, oltre al guidatore Massimiliano Mureddu e al passeggero Tullio Zucca, c’era anche un pacchetto che non poteva essere trasportato: nascosto nel vano porta oggetti, conteneva circa 120 grammi di marijuana.

In quello stesso istante i militari procedettero all’arresto e il giorno successivo i due amici erano già di fronte al giudice Maurizio Lubrano per il processo per direttissima. Se in auto avevano viaggiato assieme, le strade processuali si sono invece separate. Massimiliano Mureddu ha chiesto di essere ammesso all’affidamento in prova che verrà assegnato dal giudice il 6 marzo. Tullio Zucca ha invece affrontato il processo che si è concluso con la sua assoluzione. A chiederla per primo è stato anche il pubblico ministero seguito dagli avvocati difensori Gianfranco Contini e Alexia Portalupi.

Tullio Zucca non era a conoscenza della presenza della droga nell’auto che quindi sarebbe appartenuta esclusivamente a Massimiliano Mureddu. In un primo momento, gli inquirenti avevano pensato che Tullio Zucca potesse aver iniziato l’attività di spaccio perché senza lavoro, ma le produzioni dei due avvocati hanno confutato anche questo punto. La momentanea disoccupazione andava affiancata al costante impiego durante la stagione estiva. Caduta anche questa ipotesi la strada per l’assoluzione è stata in discesa.

Ora si attende la seconda parte del processo per l’altro imputato. (e.c.)

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