La Nuova Sardegna

Oristano

ARTE

Per il San Sebastiano di Corriga un ritorno dopo 50 anni

di Francesco G. Pinna
Per il San Sebastiano di Corriga un ritorno dopo 50 anni

ORISTANO. Il corpo quasi nudo del Santo è quello di Franco Collu, un giovane pugile oristanese che si trasferì poi a Roma per inseguire i suoi sogni di gloria. Per le sembianze del volto di San...

21 gennaio 2017
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ORISTANO. Il corpo quasi nudo del Santo è quello di Franco Collu, un giovane pugile oristanese che si trasferì poi a Roma per inseguire i suoi sogni di gloria. Per le sembianze del volto di San Sebastiano, Antonio Corriga scelse invece come modello un giovane oristanese che rispondeva al nome di Gianni Atzori. Correva l'anno 1956, quando don Antonio Uras, parroco di San Sebastiano, commissionò al pittore di Atzara, che allora aveva 33 anni ma era già artista affermato con bottega in città, una grande tela raffigurante il martire cristiano patrono della parrocchia. Dopo la consegna, forse nel 1957 o l'anno dopo, il quadro fu sistemato alle spalle dell'altare maggiore. Ma ci restò solo per breve tempo. Una foto di matrimonio ne documenta la presenza ancora nel 1961, ma quello fu forse l'ultimo anno. L'opera era rispettosissima dell'iconografia classica di San Sebastiano e pregevole dal punto di vista artistico, ma aveva un difetto. Nel volto di San Sebastiano era perfettamente riconoscibile il modello che aveva posato per Corriga, Gianni Atzori, Che purtroppo non era proprio un parrocchiano di provata fede ma anzi era ben noto come anarchico e ateo dichiarato. Troppo per la Chiesa oristanese di quel tempo, guidata da un arcivescovo, monsignor Fraghì, che oltretutto portava proprio il nome di Sebastiano. E così, senza tante spiegazioni e senza tanto clamore, il quadro sparì dal Presbiterio e finì malamente ripiegato in un locale di servizio della chiesa. Dove è rimasto nascosto per più di 50 anni e da dove è stato tirato fuori solo tre anni fa per essere affidato alle cure del laboratorio Restauro arborense. E giovedì scorso, vigilia della festa di San Sebastiano, ha ripreso il suo posto nel presbiterio della Chiesa che si affaccia su piazza Roma, ma sul lato sinistro dell’altare con lo sguardo del santo rivolto verso il crocifisso. A tirare giù il drappo rosso che lo nascondeva alla vista, giovedì sera, vigilia della festa di San Sebastiano, sono stati la figlia di Corriga Sabina, il sindaco Guido Tendas, l'attuale parroco di San Sebastiano don Giuseppe Sanna e l'arcivescovo Ignazio Sanna. Mezzo secolo insomma non è trascorso invano. Antonio Corriga è morto nel 2011, Gianni Atzori, che era più giovane di due anni, se n'era andato già nel 2002 e ad Oristano, anche grazie a loro, la faccia di un ateo su un quadro religioso non fa più paura a nessuno. Il restauro della grande tela, illustrato dalla coordinatrice per la Tutela dei beni storici e artistici della Soprintendenza di Cagliari Patricia Olivo, è stato particolarmente complesso per la presenza di cesure e perdite di colore importanti.

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