La Nuova Sardegna

Oristano

tutele sanitarie e bonifiche mancanti

Da Ottana sino alla Camera: «La Sardegna discriminata»

di Federico Sedda
Da Ottana sino alla Camera: «La Sardegna discriminata»

ORISTANO. «Gli atti concreti» sollecitati dalla presidentessa regionale dell’Associazione per la tutela degli esposti all’amianto, Sabina Contu, all’indomani dell’incontro tra la presidentessa della...

21 gennaio 2017
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ORISTANO. «Gli atti concreti» sollecitati dalla presidentessa regionale dell’Associazione per la tutela degli esposti all’amianto, Sabina Contu, all’indomani dell’incontro tra la presidentessa della Camera, Laura Boldrini, e una delegazione di vedove di lavoratori di Ottana morti a causa di malattie asbesto correlate, cioè provocate dall’amianto, non si sono fatti attendere.

La presidentessa della Camera, rimasta molto colpita dalla testimonianza delle donne che hanno perso i loro mariti e da quella di Francesco Tolu, ex operaio di Ottana e responsabile dell’Aiea provinciale di Nuoro, non ha perso tempo. Martedì, giorno successivo all’incontro di Montecitorio ha scritto ai ministri della Sanità, Beatrice Lorenzin, del Lavoro, Giuliano Poletti, e dell’Ambiente, Gianluca Galletti; ai presidenti dell’Inps, Tito Boeri e dell’Inail, Massimo De Felice, e al presidente della Regione Francesco Pigliaru, per sollecitare un intervento sinergico e risolutivo rispetto ai problemi presentati dalla delegazione sarda.

Questi riguardano, in particolare, il mancato inserimento del sito industriale della Sardegna Centrale tra quelli interessati a livello nazionale alle bonifiche, la diversa e discriminatoria tutela sanitaria e previdenziale attuata nell’isola verso gli ex esposti all’amianto rispetto ai loro colleghi della penisola e, infine, la presentazione di un atto di indirizzo ministeriale che consenta all’Inps e all’Inail di uniformare le tutele per chi ha lavorato per una vita a contatto con l’amianto.

La Regione è l’ente che dovrebbe presentare al ministero dell’Ambiente la richiesta di riconoscimento di Ottana quale sito di interesse nazionale per le bonifiche cosa che, finora, non è stata fatta. «Ho ricevuto da parte dei rappresentanti dell’Associazione italiana esposti all’amianto – scrive Laura Boldrini – due lettere nelle quali si pongono in evidenza gravi criticità relative alla tutela dei lavoratori dello stabilimento ex Anic-Enichem di Ottana e di altri impianti industriali sardi, colpiti da patologie connesse all’esposizione ad amianto. Ho avuto modo di approfondire queste tematiche con la delegazione di vedove di lavoratori deceduti, con i rappresentanti dell’Aiea e con i sindaci dei Comuni di Ottana, Orotelli e Orani. È emersa l’applicazione di criteri fortemente divergenti sull’attivazione della sorveglianza sanitaria obbligatoria per i lavoratori di tali stabilimenti e l’opportunità di avviare studi epidemiologici sulle popolazioni delle aree interessate per prevenire le patologie». Ora si attendono gli interventi dei ministeri e dei presidenti degli enti interessati ai quali la presidentessa della Camera ha chiesto di essere tenuta informata sugli sviluppi del caso Ottana.

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