La Nuova Sardegna

Oristano

Raccolta dei rifiuti, senza stipendio i lavoratori dell’Egea

di Simonetta Selloni
Raccolta dei rifiuti, senza stipendio i lavoratori dell’Egea

Alta Marmilla, il disagio riguarda una ventina di paesi La Fit Cisl chiede che l’Unione dei Comuni trattenga i canoni

20 gennaio 2017
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ALES. All’appello mancano la tredicesima e il mese di dicembre 2016. Il ritardo nella corresponsione dello stipendio ai dipendenti da parte della Egea, la ditta che si occupa del servizio di igiene urbana nei comuni dell’Alta Marmilla, sta diventando ormai prassi. A denunciarlo è la Fit Cisl, attraverso Bruno Lobino e Gianni Loddo, a nome dei dipendenti della ditta. «Ancora una volta, la Egea continui ad assumere, nei loro confronti, un comportamento a dir poco scorretto poiché, alla data odierna, non ha ancora corrisposto le retribuzioni mensili, contravvenendo per l'ennesima volta a quanto stabilito dall'art. 29 del Contratto collettivo nazionale del lavoro». Per dare un segnale deciso gli operai hanno deciso che non svolgeranno più straordinari: alcuni di loro, sottolina Loddo, hanno abbondantemente superato il tetto. Il ricorso allo straordinario è una misura alla quale Egea farebbe ricorso perchè, sempre secondo Lobino, «Egea vive una cronica carenza di mezzi, per coprire tutti i servizi imposti dal contratto di appalto l'azienda è costretta a far ricorso alle prestazioni straordinarie del proprio personale, senza le quali il servizio verrebbe inevitabilmente a mancare». La protesta dei lavoratori è finalizzata a evidenziare questo aspetto: «Si è riusciti finora a garantire i servizi, grazie all'abnegazione, alle prove di appartenenza aziendale, e ai sacrifici dei lavoratori che molto spesso sono chiamati a turni massacranti».

I comuni interessati dal servizio sono Albagiara, Ales, Assolo, Asuni, Baradili, Baressa, Curcuris, Gonnoscodina, Gonnosnò, Mogorella, Morgongiori, Nureci, Pau, Ruinas, Senis, Sini, Usellus, Villa Sant'Antonio e Villaverde.

Il 31 marzo scadrà la proroga del contratto d’appalto. I lavoratori chiedono che l’Unione dei comuni dell’Alta Marmilla trattenga cautelativamente i canoni residui che devono essere corrisposti fino a quella data. Ci sono infatti forti preoccupazioni sul fatto che gli stipendi degli ultimi mesi e il Tfr vengano corrisposti. «La Fit Cisl – sottolinea ancora Loddo – ha chiesto alla Ditta Egea di attivarsi con estrema urgenza ad un incontro con il sindacato e i lavoratori affinché si ponga fine a questa assurda situazione, moralmente ed economicamente inaccettabile, che viola la dignità umana dei lavoratori i quali ogni mese sono sottoposti ad un continuo stress psico-fisico emotivo che non possono più tollerare, e per evitare chi si attuino procedimenti e comportamenti ad oltranza sin quando non verrà riconosciuto il diritto alla giusta e puntuale retribuzione mensile che potrebbero creare degli eventuali disservizi causati dall'interruzione di pubblico servizio, ribadisce l'esigenza di un urgente incontro chiarificatore».

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