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Processo a don Usai, cercasi perito

ORISTANO. Sarà un perito, nominato dal tribunale, a tradurre da una lingua africana alcune intercettazioni telefoniche svolte durante le indagini sul presunto giro di prostituzione alla Comunità Il...

20 gennaio 2017
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ORISTANO. Sarà un perito, nominato dal tribunale, a tradurre da una lingua africana alcune intercettazioni telefoniche svolte durante le indagini sul presunto giro di prostituzione alla Comunità Il Samaritano di Arborea che vede, sul banco degli imputati, don Giovanni Usai, il sacerdote che per anni diresse la comunità per detenuti e il nigeriano Gabriel Imasidou Osarhewinda, accusato di abusi sessuali. Telefonate particolarmente importanti per l’accusa e il cui contenuto confermerebbe alcune circostanze sostenute dal pubblico Ministero, Marco De Crescenzo. Ieri, il collegio giudicante, Presidente Carla Altieri, ha disposto venga rintracciata una testimone che all’epoca dei fatti era ospite della comunità e che pare sia rientrata in Nigeria.

Non è ancora stata sciolta invece la riserva sulla possibilità di far deporre in aula, come chiesto dal pubblico ministero, il principale accusatore di don Usai, il meccanico Sergio Deschino, attualmente detenuto per altri reati e che in passato aveva avuto forti contrasti con il sacerdote. Il giudice dovrà infatti decidere sulla base delle eccezioni sollevate dagli avvocati difensori Carlo Figus e Anna Maria Uras, che avevano fatto notare come il meccanico era finito sul registro degli indagati, accusato di aver picchiato e costretto una ragazza ospite del centro ad avere con lui rapporti sessuali. Il pubblico ministero ha chiarito che la sua posizione è stata archiviata, ma se l'eccezione venisse accolta, tutte le sue vecchie dichiarazioni sarebbero inutilizzabili. Si torna in aula il 9 febbraio.

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