La Nuova Sardegna

Oristano

Lavori al mercato civico, inutili otto mesi d’attesa

di Michela Cuccu
Lavori al mercato civico, inutili otto mesi d’attesa

Nel cantiere tra via Mazzini e via Mariano si è visto un po’ di movimento Gli operai sono però spariti nuovamente e l’intervento è ancora bloccato

17 gennaio 2017
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ORISTANO. Il camion dell’impresa parcheggiato al di là delle transenne che sul lato di via Mariano IV delimitano il cantiere. Dentro il parcheggio però nessun movimento: niente operai neppure all’interno della struttura. Alle undici di ieri mattina era questa l’immagine del marcato comunale di via Mazzini. Mercato in fase di ristrutturazione, tanto che è stato imposto il trasloco degli operatori ormai parecchi mesi fa. Ad aprile dell’anno scorso, per la precisione, quando si inaugurò la struttura, presa in affitto dal Comune, con ingresso su via Cimarosa, dove si trasferirono momentaneamente la gran parte degli operatori.

L’appalto. Da subito l’Amministrazione comunale, che finalmente era riuscita ad assegnare l’appalto per poco meno di 3 milioni e 300mila euro all’impresa cagliaritana Dgc, aveva promesso tempi relativamente rapidi per la conclusione delle opere che, oltre al restyling della zona vendita, prevede anche la realizzazione di un parcheggio multipiano.

La scadenza. Si parlò di 510 giorni, un anno e mezzo per veder rinascere un nuovo e più funzionale mercato comunale. Le cose non sono andate evidentemente così. Tanto è vero che i lavori sono ancora al palo, con un parcheggio, quello attuale, diventato una sorta di “zona franca”.

La politica. Oggi, in Consiglio comunale, sarà discussa l’interpellanza urgente che a novembre era stata presentata dall’opposizione (primo firmatario Andrea Lutzu) per far chiarezza sulla vicenda del parcheggio. A ottobre, infatti, era stata emessa l’ordinanza di divieto di sosta proprio in virtù dell’avvio dei lavori. Ma i lavori si fermano subito dopo la delimitazione del cantiere. Nel frattempo, nella zona, dove aumentano le aree di sosta a pagamento, con strisce blu anche sullo spiazzo di via Bellini, che inizialmente doveva essere un’area a servizio del mercato appena traslocato, si scatena una vera e propria caccia al parcheggio gratuito, ovviamente, introvabile.

I malumori. Le proteste dei cittadini hanno l’effetto di far sospendere il divieto di parcheggio nel piazzale di via Mariano. In quell’occasione, l’assessore ai Lavori pubblici, Efisio Sanna, spiegò la scelta con l’esigenza di assicurare un maggior numero di parcheggiin occasione delle feste. Trascorse le feste, i lavori non riprendono. «L’assessore ci ha garantito che dovrebbero iniziare presto e che la nuova ordinanza di divieto di sosta sul piazzale è già pronta- dice Mauro Solinas, uno dei firmatari dell’interpellanza -, però adesso le opere devono iniziare sul serio – aggiunge – i ritardi continuano ad accumularsi e questo non è accettabile. Sentiremo cosa dirà la Giunta in aula».

Gli operatori.

Di ritardi inaccettabili parlano anche gli operatori del mercato che ieri, lunedì, era quasi deserto. I malumori più forti si registrano al reparto pescheria « Qui stiamo molto male, le vendite sono calate dell’80 per cento», denuncia Massimo Andria. «La situazione è pesantissima – aggiunge Gianfranco Belvisi – per noi del reparto pescheria le perdite sono enormi, legate ad una collocazione infelice per chi ci lavora e per i clienti, che non vengono più. Le cose però non vanno certo meglio nel resto della struttura: una macelleria ha già chiuso, sappiamo che altri colleghi hanno intenzione di fare altrettanto».

Mai così male. Piero Fadda è uno dei macellai “storici” del mercato. «Ci lavoro da più di trent’anni – spiega – ma è molto difficile continuare. Il lavoro si è ridotto tantissimo e al calo generale dei consumi, dobbiamo fare i conti con una collocazione della struttura non certo ottimale. Mancano del tutto i parcheggi “liberi” e i clienti, vanno altrove».

La speranza. La ripresa dei lavori, anche se in ritardo è comunque una notizia positiva. «Speriamo che i lavori inizino davvero– commenta Fabrizio Piras che lavora in una delle rivendite di pane -ci hanno fatto trasferire in fretta e furia ed era aprile. Certo, questa è una buona sistemazione, considerando che si tratta di una fase temporanea, ma non possiamo andare avanti ad accumulare ritardi. Il nuovo mercato serve, come serve i parcheggio e non soltanto a noi che ci lavoriamo». Stefano Leoni ha un banco di frutta e verdura «Riprendono i lavori? Meno male», è la sua risposta. Gli fa eco il collega Alessio Gallus «speriamo sia la volta buona».

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