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Via dal manifesto la parola “sesso”
Anche in città è stata oscurata vicino al “gratis” nella pubblicità di una palestra
ORISTANO. La rivolta contro il “sesso” “gratis” è iniziata a Arborea, piano piano si è estesa anche al capoluogo. Il cartellone del centro sportivo Gymnica, dove spiccano le due parole incriminate – perchè ree di una contiguità sospetta – è stato oscurato nel punto in cui si trova la parola “sesso”. Una trovata pubblicitaria, quella della Gymnica, che nella sua interezza suona così: “Nel 2017 ai tesserati di qualunque sesso daremo gratis il vademecum sulla salute”. Per far colpo sul pubblico, i titolari della palestra hanno scelto una strada ironica, certamente d’effetto, che però ha suscitato proteste a Arborea, vista la collocazione del manifesto pubblicitario, vicino alla chiesa del Santissimo Redentore. Proteste da parte dei genitori dei bambini che frequentano la parrocchia, proteste da parte di politici: risultato, la censura della parola sesso.
Ora, questo meccanismo si è spostato anche a Oristano. Forse per uniformare i cartelloni pubblicitari, o forse per altre proteste; comunque sia, la pietra dello scandalo, ovvero il termine “sesso”, sta sparendo. I titolari della palestra avevano semplicemente ricordato come si trattasse di pubblicità, niente più. Ora amplificata dal “mini-scandalo”.