La Nuova Sardegna

Oristano

Appello ai nuovi vertici dell’Asl: potenziare i servizi sul territorio

di Michela Cuccu
Appello ai nuovi vertici dell’Asl: potenziare i servizi sul territorio

Tra due giorni nascerà l’azienda unica: al vertice nella Sanità oristanese ritorna Mariano Meloni Il sindacato, con il segretario Uil Michele Zucca, ricorda i programmi e le priorità da perseguire

30 dicembre 2016
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ORISTANO. «Chi amministrerà la sanità pubblica di questa provincia dovrà proseguire nel processo di sviluppo della medicina territoriale che è stato avviato da questa Asl». Michele Zucca, segretario territoriale della Uil Fpl lancia un messaggio chiaro. «Fra qualche giorno – dice – diventerà operativo il sistema dell’Azienda unica. Non sappiamo se questo comporterà modifiche importanti per i servizi sanitari. Di sicuro saremo pronti a contrastare qualsiasi progetto che possa significare tagli e ridimensionamenti. Anzi, saremo pronti a confrontarci su progetti che portino invece al potenziamento e al miglioramento della rete dei servizi, in particolare per quel che riguarda la medicina territoriale». Ci sono alcuni risultati, come l’apertura delle due case della salute, a Laconi e Samugheo e degli ambulatori infermieristici di Sorradile e Sennariolo che secondo Zucca «sono la strada che si dovrà seguire per garantire una sanità migliore in tutto il territorio». Spiega il sindacalista: «La scelta di decentrare i servizi sanitari portandoli anche nelle periferie e nelle zone più interne, attraverso i poliambulatori e le case della salute è quella vincente in un territorio come il nostro, con una popolazione sempre più anziana che vive spesso in paesini di poche anime, privi di servizi di trasporto pubblici. In queste condizioni è assolutamente improponibile pensare di accentrare la maggior parte dei servizi nel capoluogo. Inoltre – prosegue il sindacalista – la medicina territoriale permette un forte risparmi sui costi della sanità. Prova ne sia che attraverso le cure domiciliari si riducono fortemente i ricoveri in ospedale».

Ovviamente, per creare nuove case della salute e ambulatori infermieristici e, ovviamente, potenziare i poliambulatori, servirà nuovo personale. Zucca lancia una proposta: «Destinare una parte degli infermieri e degli oss assunti attraverso l’ultimo concorso alla medicina territoriale». Spiega: «Solo attraverso la territorializzazione dei servizi si potranno portare avanti attività indispensabili, come ad esempio la prevenzione che potrebbe entrare nelle scuole e nelle famiglie anche delle zone più isolate».

Un capitolo a parte riguarda il servizio di guardia medica. Su questo, il segretario della Uil, è determinato. «Nessuno pensi nemmeno di ridurre il numero degli ambulatori di guardia medica già esistenti. Se ciò accadesse, significherebbe cancellare un servizio essenziale e irrinunciabile. Siamo pronti ad avviare una dura battaglia, se necessario, qualora soltanto venisse proposta la cancellazione di soltanto uno di questi ambulatori».

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