La Nuova Sardegna

Oristano

Bosa, il pistolero natalizio dovrà restare in carcere

di Simonetta Selloni
Bosa, il pistolero natalizio dovrà restare in carcere

Davide Succu, 29 anni di Sarule è comparso ieri davanti al Gip La sera del 25 in una pizzeria aveva estratto l’arma che si era inceppata

28 dicembre 2016
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BOSA. Con tutta probabilità i botti per l’arrivo del nuovo anno li vedrà da una cella del carcere di Massama, Davide Succu, il giovane sarulese arrestato la notte tra il 25 e il 26 dicembre dopo che, a Bosa, aveva estratto una pistola e provato a sparare, seminando il panico “da Muà”, una pizzeria in via Alghero. Succu era stato fermato lungo la 129 bis, la circonvallazione di Suni, dai carabinieri di Macomer avvisati dai militari di Bosa.

Ieri mattina Davide Succu, difeso dall’avvocato Antonio Leoni, è comparso davanti al Gup del tribunale di Oristano, Silvia Palmas. Il giudice ha convalidato l’arresto e ha accolto la richiesta del pubblico ministero, Andrea Chelo, disponendo la custodia cautelare in carcere. Il suo difensore si era opposto, e ha già annunciato reclamo al Tribunale della libertà.

Il fatto è che il giovane di Sarule, la sera di Natale, aveva con sè una pistola Beretta con il numero di matricola cancellato. Un’arma clandestina, quindi; e c’è da chiedersi come mai un giovane (ha 29 anni), che la sera del 25 dicembre percorre un bel po’ di chilometri dal paese per andare a mangiare una pizza con la fidanzata, decida di portarsi appresso una pistola, che certamente non aveva regolarmente acquistato.

Cosa è accaduto il 25 dicembre “da Muà!? La ricostruzione dei fatti non può contare sul contributo del giovane arrestato, visto che ha reso generiche dichiarazioni che peraltro non sembrano coincidere con quanto raccontato da chi si trovava nella pizzeria. Allora, Succu con la fidanzata sarebbe entrato nel bar e sarebbe stato urtato da un giovane che era sulla porta, o che stava uscendo. Comunque, i due si sarebbero incrociati: all’urto sarebbe seguito un vivace scambio di opinioni subito degenerato. Davide Succu – non si sa se per paura, o per quale altra ragione – a un certo momento avrebbe estratto la pistola, cercando di esplodere qualche colpo. Tentativo non riuscito, perchè l’arma, per ben due volte, si è inceppata. Di questo, probabilmente, Succu dovrà ringraziare il caso o il padreterno, viste le possibili conseguenze che si sarebbero potute avere. Il giovane avrebbe detto di esser stato aggredito e di essersi dunque trovato nelle condizioni di difendersi, ma questa tesi non gli è valsa la scarcerazione.

Nel momento in cui Davide Succu ha estratto l’arma, si è verificato un fuggi-fuggi generale. Chi era uscito per prendere una pizza e staccare un po’ dai festeggiamenti natalizi, si è trovato in una situazione potenzialmente pericolosissima. Quando la pistola non ha funzionato, Succu e la fidanzata sono andati via. Ma per poco, il tanto di arrivare alla circonvallazione di Suni e finire il Natale nel peggiore dei modi.

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