La Nuova Sardegna

BORONEDDU. Il rito della benedizione previsto stamani in parrocchia è il coronamento di un articolato percorso che ha consentito di restituire alla collettività una perla del patrimonio locale di arte sacra. Oggi alle 11 il vescovo della diocesi di Alghero-Bosa, Mauro Maria Morfino, celebrerà la messa dall’altare di San Lorenzo, riportato all’originaria bellezza e ricollocato nella chiesa principale dopo un’assenza di 44 anni. Un lavoro lungo e complesso preceduto da un altrettanto impegnativo iter burocratico dal quale sono dipesi la concessione dei finanziamenti e il rilascio di pareri e autorizzazioni. Un percorso che culmina oggi con la presentazione della monografia dedicata al restauro e la cerimonia presieduta dal vescovo, che sarà coadiuvato dai sacerdoti della Forania di Macomer. Tra gli altri saranno presenti il parroco uscente don Andrea Manca e il sostituto don Maurizio Demartis, che s’insedierà il 15 gennaio. Le fasi del recupero saranno ripercorse nella conferenza alle 16 partendo dai dati riportati nel libro “Un’ opera d’arte ritrovata”. Parteciperanno il sindaco Fabrizio Miscali, don Andrea Manca, il giornalista Umberto Cocco, la delegata della Sovrintendenza di Cagliari Patricia Olivo, che ha curato la pubblicazione in collaborazione con Chiara Manca che ha supervisionato il restauro eseguito da Antonio Maria Pulina, il direttore dell’Ufficio diocesano dei Beni sacri don Paolo Secchi e un rappresentante della Fondazione di Sardegna, da cui provengono 20.800 euro degli oltre 30.000 investiti nel progetto del Comune. L’ente locale e la Curia hanno cofinanziato l’opera con 8.000 euro e la Parrocchia con 1500. «Per volontà del Comune e dietro sollecitazione della cittadinanza è stata recuperata un’opera d’arte dimenticata», ha detto il sindaco Fabrizio Miscali.(mac)