La Nuova Sardegna

Oristano

Il sindaco respingerà le dimissioni dei barracelli

di Maria Antonietta Cossu

Reazioni alla clamorosa protesta sul taglio dei compensi deciso dalla Regione Domenico Gallus: «Sono solidale con loro e mi attiverò per risolvere la crisi»

23 dicembre 2016
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PAULILATINO. La clamorosa protesta dei barracelli ha sortito effetti immediati. Il sindaco ha annunciato che si rivolgerà a tutte le istituzioni competenti per scongiurare il rischio di scioglimento della compagnia. Le dimissioni firmate dai sessanta agenti di pubblica sicurezza dopo l’ennesimo taglio ai fondi regionali ha destabilizzato gli ambienti amministrativi ma la reazione è stata pressoché istantanea. «Sono solidale e vicino alle posizioni della compagnia e mi attiverò per risolvere la crisi», ha dichiarato Domenico Gallus, che ha riferito di essere riuscito a strappare un impegno verbale a chi occupa i banchi del Parlamentino sardo. «Il consigliere Daniele Cocco ha assicurato che farà il possibile perché il milione di euro cancellato sia reintegrato e inoltre chiederà di impinguare il capitolo con un altro milione in sede di discussione della Finanziaria».

Gallus dopo Natale convocherà il consiglio comunale per discutere il caso delle dimissioni di massa. Dimissioni che non intende accettare: «Saranno respinte a prescindere - ha chiarito -. Comprendo le ragioni dei barracelli, ma è indispensabile che continui il rapporto di collaborazione. Grazie a loro un certo malessere sociale è stato debellato; sono fondamentali sia per il servizio svolto sul fronte dell’ordine pubblico che per l’attività di prevenzione dei crimini».

Quest’ultimo è l’aspetto più delicato della vicenda perché con il disfacimento della compagnia verrebbe a mancare un tassello importante della rete di controllo del comprensorio rurale.

Il servizio è svolto per 365 giorni all’anno dalle camicie verdi, in prima linea anche nella campagna antincendio e nell’attività di monitoraggio delle discariche abusive. Lo stesso capitano ha ammesso che la decisone d’interrompere le ronde notturne in uno dei periodi a più alto rischio per la sicurezza del patrimonio zootecnico è stata meditata a lungo.

«Ci dispiace, ma è stato inevitabile dire basta e credo sia un “basta” che non ammette repliche - ha affermato Giuseppe Caddeo -. Alla fine è traboccato il vaso. È evidente che l’operato delle 160 compagnie barracellari non serve. Per quanto ci riguarda la Regione lo ha dimostrato riducendo gli incentivi da 30 mila a 6 mila euro in tre anni».

Per attutire il contraccolpo che la cessazione del servizio potrebbe avere sulla sicurezza del territorio i barracelli hanno sottoscritto l’impegno di cooperare con il Comune nell’azione di contrasto agli incendi. «Sarà formata una squadra – ha anticipato il capitano Caddeo – Ma senza pastoie regionali, perché ci hanno deluso». La vigilanza notturna delle campagne, invece, in questi giorni è demandata a quel 60 per cento di barracelli che sono anche allevatori, con la differenza che ognuno baderà solo alla propria azienda.

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