La Nuova Sardegna

Oristano

operazione campovolo

Droga e arresti, interrogatori per due indagati ai domiciliari

di Enrico Carta

ORISTANO. Gli interrogatori si succedono, ma ancora ci sarà da attendere per le decisioni del giudice per le indagini preliminari Silvia Palmas. Deve valutare se accogliere o meno le richieste dei...

21 dicembre 2016
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ORISTANO. Gli interrogatori si succedono, ma ancora ci sarà da attendere per le decisioni del giudice per le indagini preliminari Silvia Palmas. Deve valutare se accogliere o meno le richieste dei vari avvocati degli imputati che, sin qui, hanno sostenuto l’interrogatorio di garanzia dopo gli arresti e le varie misure di custodia cautelare esito dell’inchiesta “Campovolo” portata avanti dalla Squadra Mobile della Polizia di Stato coordinata dal procuratore Ezio Domenico Basso e dal sostituto Marco De Crescenzo.

Due giorni fa il giudice aveva ultimato gli interrogatori di Mirko Medda, 38 anni di San Nicolò Arcidano assistito dall’avvocato Barbara Corda, di Federico Ligia, 26 anni di Riola Sardo assistito dall’avvocato Antonello Spada, e del cagliaritano Massimiliano Coiana, recluso nel carcere di Uta assistito dall’avvocato Fausto Piras. Ieri è stata invece la volta dei due finiti ai domiciliari ovvero Matteo Fadda, 30 anni di Nurachi assistito dall’avvocato Giovanni Trimarchi, e Emanuele Mannai, 44 anni di San Nicolò Arcidano assistito dagli avvocati Daniela Marcias e Adriano Sollai. Entrambi hanno scelto di avvalersi della facoltà di non rispondere, ma i loro avvocati hanno chiesto ugualmente la revoca o l’attenuazione della misura cautelare ritenendola eccessiva rispetto ai fatti che vengono loro contestati e che vengono indicati nell’ordinanza emessa dallo stesso giudice per le indagini preliminari.

Sempre dall’ordinanza vengono alla luce dettagli su altre operazioni e singoli arresti in flagranza effettuati nei mesi scorsi dalla Polizia di Stato. Una volta scattate le intercettazioni telefoniche e ambientali, gli investigatori avevano sempre ben chiari i movimenti degli indagati – gli altri con obbligo di dimora sono Davide Ponti, 35 anni di Nurachi difeso dall’avvocato Paolo Todde, Nicola Carta, 24 anni di Baratili San Pietro, e Nicholas Iacobucci, 25 anni di Nurachi, difeso dall’avvocato Carlo Tortora –. Riuscirono così anche a compiere altre azioni decisive come quando a Ghilarza arrestarono Andrea Putzulu, slegato dalla banda, ma che grazie ad esse aveva appena effettuato un grosso acquisto di cocaina a Cagliari da Massimiliano Coiana.

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