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La Marmilla riscopre l’interesse per i mandorli

MORGONGIORI. In Marmilla si riscopre l’interesse per la mandorlicoltura. Dopo un incontro dedicato alla coltivazione del mandorlo lo scorso novembre e vista la partecipazione e l’interesse per l’argo...

18 dicembre 2016
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MORGONGIORI. In Marmilla si riscopre l’interesse per la mandorlicoltura. Dopo un incontro dedicato alla coltivazione del mandorlo lo scorso novembre e vista la partecipazione e l’interesse per l’argomento dimostrato dai cittadini, l’amministrazione comunale guidata da Renzo Ibba ha disposto la concessione gratuita di piantine a chi fosse interessato alla coltivazione. La mandorla, tra gli ingredienti principali della produzione dolciaria tradizionale, è una risorsa preziosa per la cucina, la salute e potrebbe diventarlo anche per l'economia locale. La mandorlicoltura nel territorio, infatti, ha una tradizione consolidata, ma marginale rispetto ad altre coltivazioni. Eppure l'aumento della richiesta di mandorle e di frutta secca in generale, a livello mondiale trasforma questa coltivazione in una valida opportunità sulla quale investire. Nel secondo dopoguerra la richiesta è cresciuta dopo la scoperta delle tante virtù della mandorla sulla salute, considerata un valido alleato in grado di fornire elementi preziosi e contribuire ad abbassare i livelli di colesterolo nel sangue. Particolarmente richiesto è anche l' olio di mandorla utilizzato nella cosmesi . Nella produzione di mandorle a livello mondiale, il primato da qualche tempo spetta all'Australia che ha superato la California; segue poi la Spagna e l'Italia. La Sardegna detiene, invece, appena il 4 per cento della produzione nazionale. La produzione sarda non è in grado di soddisfare neanche la domanda interna e viene, pertanto, integrata dalla produzione estera, soprattutto dalle mandorle californiane apparentemente più belle, ma meno pregiate di quelle sarde. Recuperare terreni incolti e investire sulla mandorlicoltura potrebbe essere la scelta giusta per rilanciare l’economia locale, anche perché si tratta una coltura che bene si adatta alle caratteristiche del territorio, alla sua esposizione collinare. Il modulo per la richiesta delle piantine va consegnato all’Ufficio protocollo del Comune entro il 20 gennaio. (iv.ful.)

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