La Nuova Sardegna

Oristano

Solidarietà ai terremotati Abbasanta si mobilita

di Maria Antonietta Cossu
Solidarietà ai terremotati Abbasanta si mobilita

L’assemblea civica all’unanimità si gemella con Acquasanta Terme Collaborazione, aiuti e scambi culturali per il paese quasi del tutto distrutto

14 dicembre 2016
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ABBASANTA. La solidarietà attraversa gli altopiani, solca i mari e valica gli Appennini. L’altra sera è partita ufficialmente la mobilitazione a favore delle popolazioni del Centro Italia colpite dall’ultimo sisma. Il consiglio comunale ha sottoscritto il patto di amicizia con Acquasanta Terme, uno dei paesi della provincia di Ascoli Piceno devastati dalle violenti scosse di ottobre. L’amministrazione si era già attivata devolvendo i gettoni di presenza spettanti ai membri di maggioranza e opposizione per i mesi di agosto e settembre.

In quello stesso frangente era stato dato mandato alla giunta di reperire altre risorse e d’individuare l’ente al quale indirizzare gli aiuti. Il fondo statuito per la causa ha poi raggiunto quota seimila euro, somma che con l’atto deliberativo approvato lunedì all’ unanimità è stata impegnata in tempo utile per poter essere prelevata dal bilancio e trasferita nelle casse del Comune marchigiano.

La mobilitazione, tuttavia, non si esaurirà con questa iniziativa. Il gemellaggio stretto con Acquasanta Terme prevede un rapporto solidale e d’amicizia duraturo.

«Cercheremo di andare incontro, nei limiti delle nostre possibilità, alle esigenze che ci manifesterà il Comune, con il quale avvieremo un percorso di collaborazione, di aiuti umanitari e di scambi culturali», ha detto il sindaco Stefano Sanna.

La proposta di un’intesa lanciata da Abbasanta, che ha basato la propria scelta sulle indicazioni ricevute dai vigili del fuoco di Ghilarza impegnati nei soccorsi in quelle zone e sulla somiglianza dei due toponimi, sarà ratificata anche dall’amministrazione di Acquasanta. Nelle prossime settimane, inoltre, sarà costituito un comitato che riunirà l’ente locale, la parrocchia, le scuole e le associazioni e al quale sarà demandato il compito di favorire la cooperazione tra i paesi gemellati. «A breve – ha annunciato il primo cittadino – visiterò quei luoghi per rendermi conto di quali siano i bisogni prioritari in una realtà in cui sono andate distrutte centinaia di case, le scuole e le chiese». La minoranza ha condiviso appieno l’iniziativa. «Siamo d’accordo con l’idea del gemellaggio e a maggior ragione in casi del genere» ha dichiarato la consigliera Maria Giovanna Mele, che di recente ha messo a disposizione proprio del Comune di Acquasanta Terme la personale esperienza nel campo della pubblica amministrazione. «La situazione è difficile – ha raccontato – anche se l’emergenza degli sfollati è in parte rientrata: il paese ha meno di tremila abitanti e sono state dichiarate inagibili tantissime case».

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