La Nuova Sardegna

Oristano

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La rilettura della conversione di S. Lussorio in 48 pagine

La rilettura della conversione di S. Lussorio in 48 pagine

FORDONGIANUS. Conversione, passione e morte di San Lussorio come non erano mai state raccontate prima. È stato pubblicato nella rivista “Theologica e Historica. Annali della pontificia facoltà...

12 dicembre 2016
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FORDONGIANUS. Conversione, passione e morte di San Lussorio come non erano mai state raccontate prima. È stato pubblicato nella rivista “Theologica e Historica. Annali della pontificia facoltà teologica della Sardegna” il primo studio completo e organico sul carattere cristiano del racconto ripreso dall’antico ciclo scultoreo di San Lussorio. Nell’articolata successione di rilievi che caratterizzano il santuario del dodicesimo secolo sono ripercorsi l’abbraccio alla fede monoteista e il sacrificio del protomartire ucciso dai Romani proprio nel luogo in cui oggi si trovano l’edificio di culto e la cripta a lui dedicati. Attraverso le 48 pagine del compendio titolato “Precari cepit et scripturis divinis animum impendere. La Passio del San Luxorio gran caballero”, il ricercatore Gian Gabriele Cau propone una rilettura del ciclo scultoreo romanico. Le decorazioni monumentali sono già state oggetto d’indagine ma finora il lavoro d’analisi non aveva prodotto una decodificazione finita di tematiche, forme e soggetti. «Credo di aver mantenenuto una coerenza filologica nella proposizione della storia» , afferma l’autore della monografia, passata attraverso la rigorosa selezione di una commissione esterna incaricata dalla redazione della facoltà teologica di Cagliari. A legittimare una nuova chiave di lettura del ciclo scultoreo è il riscontro oggettivo di una breve epigrafe, la scritta Jesu, e di due cristogrammi inediti. «Lo sviluppo della vicenda celebrativa – spiega lo studioso di Ozieri – è mediato dall’illustrazione di alcuni passi scritturistici neo e vetero-testamentari, e di verità dottrinali cristiane, legittimate da talune riprese della fabula agiografica, tramandata nella medievale Passio sancti Luxorii martyris. Tra le novità, anche il prototipo iconografico del San Luxorio gran caballero emulo del San Costantino». Il ciclo si apre con l’antefatto della storia della Cristianità, la consacrazione della stirpe di David, e si conclude con gli avvenimenti cruciali dell’esistenza dell’ufficiale dell’esercito romano: la conversione, il battesimo, il martirio e la glorificazione attraverso la concessione del trono. «Si realizza così – spiega Gian Garbiele Cau – una rinnovata coincidenza dell’Alfa e dell’Omega, principium et finis dell’eterna essenza del Cristo e di questa storia per immagini».

Maria Antonietta Cossu

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