La Nuova Sardegna

Oristano

Fortunale di novembre, Ghilarza chiede aiuto

di Maria Antonietta Cossu
Fortunale di novembre, Ghilarza chiede aiuto

L’ultima tromba d’aria ha provocato seri danni alle strutture agricole del paese Il Comune si affianca a Boroneddu e Tadasuni per un intervento di Argea

07 dicembre 2016
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GHILARZA. Dopo Boroneddu e Tadasuni anche il comune di Ghilarza ha chiesto il riconoscimento dello stato di calamità naturale per i danni causati dalla tromba d’aria che si è abbattuta nel territorio il 6 novembre. L’amministrazione ha invocato l’aiuto della Regione per poter provvedere al ripristino delle aree colpite e ha sollecitato un sopralluogo per accertare la gravità delle situazioni denunciate. La pioggia e le violente raffiche di vento avevano sradicato diversi alberi e danneggiato alcuni fabbricati agricoli.

Su segnalazione dei privati è stata eseguita una prima verifica che ha riscontrato danni ingenti alle strutture e al territorio rurale. Da qui il ricorso alla legge regionale 28 dell’85. La giunta ha adottato l’atto con il dichiarato intento di aiutare gli imprenditori agricoli a superare il contraccolpo subito in un periodo già molto critico per le ripercussioni della prolungata siccità sullo stato delle campagne. «La situazione di grave crisi in cui si trovano gli agricoltori locali è ulteriormente aggravata dai danni generati dalle eccezionali avversità atmosferiche e l’emergenza richiede un intervento di sostegno», spiegano il sindaco Alessandro Defrassu e i suoi assessori nella delibera approvata giorni fa, alla quale si aggiunge la segnalazione ad Argea, l’agenzia regionale cui compete l’ istruzione delle pratiche per gli indennizzi ad allevatori e coltivatori. Sulla medesima strada stanno procedendo già da alcune settimane le amministrazioni di Tadasuni e Boroneddu.

Nel centro più colpito dal fortunale il cimitero è stato riaperto al pubblico. La struttura è stata messa in sicurezza e da sabato è consentito l’accesso. Questa condizione tuttavia è temporanea e durerà fino a quando non cominceranno le opere di ripristino delle coperture dei loculi e del muretto franato, che nel frattempo è stato transennato.

I danni quantificati e certificati dalla protezione civile nel secondo sopralluogo, effettuato nei giorni scorsi, ammontano a circa 280mila euro.

Il Comune anticiperà le spese e sarà rimborsato con la rendicontazione.

Tra gli interventi più impellenti c’è anche la sistemazione dell’impianto d’illuminazione pubblica , del sistema di videosorveglianza e la pulizia dell’alveo del rio Martzas.

«In quest’ultimo caso abbiamo richiesto l’ intervento di Forestas. Questa soluzione non costerebbe nulla al Comune, ma se i lavori non dovessero iniziare entro un mese interverremo noi direttamente», ha detto il sindaco Fabrizio Miscali.

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