La Nuova Sardegna

Oristano

Parcheggi introvabili, commercianti disperati

di Michela Cuccu
Parcheggi introvabili, commercianti disperati

L’area attorno al mercato civico è un cantiere, ma i lavori sono ancora fermi I cittadini cercano zone più accessibili e le attività commerciali soffrono

02 dicembre 2016
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ORISTANO. Il parcheggio di via Mariano è un cantiere fermo da quasi due mesi. Fra stalli interni e quelli che si affacciano sulla via sono oltre cento posti macchina cancellati, “sospesi” fino a quando non sarà realizzato il parcheggio multipiano, complemento inscindibile della ristrutturazione del Mercato comunale di via Mazzini, anche questo, cantiere fermo ormai da mesi.

Ormai le proteste degli abitanti e di coloro che lavorano nel quartiere non si contano più. Da quando i parcheggi “bianchi”, quelli non a pagamento, non ci sono più, la zona è quasi un deserto: poca gente nei negozi, i bar semi vuoti. Qualcuno, tanti, si sono arresi: hanno cambiato zona dove fare la spesa. C’è chi racconta di non andar più alle Poste centrali e di andare in altri uffici, in altri punti della città dove almeno, parcheggiare la macchina non è altrettanto complicato.

Un malcontento trascritto in una interpellanza urgente che i consiglieri comunali di opposizione Andrea Lutzu, Massimiliano Sanna e Mauro Solinas hanno rivolto al sindaco, per chiedere ragioni dei 50 giorni di parcheggio off limits, tanto più che il cantiere è fermo. «Dopo la posa dei containers dell’impresa, l’occupazione del lato sinistro della carreggiata e la emissione dell’ordinanza, il cantiere è assolutamente fermo», si legge.

Nel frattempo qualcuno, i più arditi, nonostante i cartelli di divieto di sosta preferiscono rischiare e parcheggiano comunque la propria auto nel parcheggio -cantiere. «Cos’altro dovrei fare? È tutta la mattina che giro inutilmente per cercare un parcheggio», è la spiegazione univoca che ti danno gli automobilisti che, consapevoli di rischiare una contravvenzione, fanno finta di nulla.

I più penalizzati sono ovviamente i commercianti della zona. Milena che ha un bar proprio accanto al parcheggio chiuso, racconta di clienti che non si fermano più, che non vanno neppure a prendere un caffè, di un calo del lavoro drastico e non nasconde le perplessità sulla durata dei lavori «Non credo riusciranno a recuperare il tempo perduto– dice – questo significa che dovremo attendere la fine dei lavori molti più a lungo di quanto ci era stato promesso».

I commercianti della zona non hanno dimenticato, del resto, i disagi, identici, subiti qualche anno fa quando i lavori iniziarono per poi essere sospesi per una storia, nota, di falde d’acqua che non erano state indicate nel progetto con il cantiere e il parcheggio, rimasti bloccati per mesi. «Si ripete una storia che purtroppo conosciamo bene» dice infatti Salvatore Pirri. Fotografo con laboratorio a pochi passi dal mercato, spiega che il numero dei clienti si è quasi dimezzato. «Una volta venivano a farsi qui le foto tessera per i documenti: ma se non sai dove parcheggiare, è ovvio che vai da un’altra parte». Racconta di aver chiesto al Comune un’area di sosta con disco orario: «Ci hanno risposto che era impossibile e adesso, siamo tagliati fuori da tutto».

Anche Giorgia Ore, che lavora nella cartoleria di famiglia, non fa mistero del calo drastico delle vendite. «Se fino a due mesi fa avevamo in media una quarantina di clienti al giorno, ora, quando va bene ne possono passare una decina – dice – prima dei lavori qui c’erano otto parcheggi “bianchi” a spina di pesce: li hanno ridotti a quattro. Io stessa devo parcheggiare, quando mi va bene, in via Sardegna».

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