La Nuova Sardegna

Oristano

Tromba d’aria del 6 novembre, la Regione rassicura sui rimborsi

di Maria Antonietta Cossu
Tromba d’aria del 6 novembre, la Regione rassicura sui rimborsi

Boroneddu, vertice in Comune con i dirigenti dell’assessorato all’ambiente e della Protezione civile I danni della tromba d’aria ammontano a quasi 300mila euro. Interventi di Forestas e Argea

18 novembre 2016
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BORONEDDU. La Regione assicura la disponibilità delle coperture finanziare per gli interventi di ripristino dei luoghi devastati dalla tromba d’aria del 6 novembre, che ha provocato danni per 280mila euro.

Le prime risposte alla richiesta d’aiuto dell’amministrazione comunale sono arrivate ieri durante il sopralluogo effettuato dalle delegazioni dell’assessorato all’Ambiente e della Protezione civile. L’ispezione ha interessato il cimitero e la zona rurale che le intemperie hanno reso più vulnerabile sotto il profilo idrogeologico. Le situazioni più critiche riguardano il rio Marzas, ostruito per un lungo tratto, e i luoghi sepoltura, ridotti in condizioni pietose. Malgrado i lavori eseguiti in via preliminare dal Comune la struttura è ancora inagibile e non sarà riaperta fino alla sua messa in sicurezza. Solo dopo le rassicurazioni delle autorità competenti è stato possibile formulare una previsione sulla riapertura. «Dovremmo riuscire a metà della prossima settimana», ha ipotizzato il sindaco Fabrizio Miscali, che ha stilato un cronoprogramma. «Attraverso la legge sulle calamità otterremo i fondi necessari per fronteggiare i lavori di somma urgenza. Intanto anticiperemo dal bilancio 25mila euro per le priorità: lo sgombero delle macerie e e degli alberi e il ripristino dei blocchi di loculi».

Martedì prossimo i funzionari della protezione civile e gli operatori dell’ufficio tecnico comunale effettueranno un sopralluogo al fine di concordare gli interventi indifferibili. «La legge 28 consente di rifondere subito i Comuni, che effettueranno i lavori e saranno rimborsati», ha spiegato il direttore generale della protezione civile, Graziano Nudda. «L’aspetto delle risorse non è un problema. Il fondo destinato agli interventi urgenti viene sempre rimpinguato, dunque la disponibilità c’è», ha assicurato il capo di gabinetto Franco Cuccu. Per il ripristino delle opere pubbliche non impellenti interverrà invece l’assessorato regionale ai lavori pubblici, al quale sarà chiesto un finanziamento specifico. Diversa strada dovrà essere battuta per i problemi al territorio. «I danni ambientali sono notevoli e c’è anche il rischio di dissesto idrogeologico», ha constatato il presidente della commissione regionale Ambiente Antonio Solinas.

«Sarà l’ agenzia Forestas a provvedere alla pulizia dell’alveo e alla rimozione degli alberi». Rilevanti sono anche le perdite economiche subite dai privati, in particolare di alcuni imprenditori agricoli di Boroneddu e Tadasuni, l’altro Comune in cui è stato proclamato lo stato di calamità.

I cittadini dovranno chiedere il ristoro dei danni ad Argea. «Per gli indennizzi il Comune si coordinerà con l’agenzia», ha detto il vicesindaco di Tadasuni Vincenzo Monagheddu.

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