La Nuova Sardegna

Oristano

prosegue l’esperienza nel calcio

Integrazione con lo sport, l’esempio di Tadasuni

ORISTANO. Una certa parte di opinione pubblica li definirebbe “buonisti”, anche se ultimamente va molto di moda anche l’appellativo “anime belle”, usato in senso ironico da parte di chi non condivide...

17 novembre 2016
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ORISTANO. Una certa parte di opinione pubblica li definirebbe “buonisti”, anche se ultimamente va molto di moda anche l’appellativo “anime belle”, usato in senso ironico da parte di chi non condivide politiche di integrazione verso i migranti. A Tadasuni sostanzialmente se ne fregano e fanno dell’integrazione anche nello sport. L’esperienza della locale squadra di calcio è arrivata sino alle cronache nazionali. Nel Tadasuni giocano sei stranieri, il più giovane ha 19 anni, il più vecchio 25: sono arrivati in Sardegna un paio di anni fa dalla Nigeria, dal Gambia e dal Ghana e ora giocano in seconda categoria. Tadasuni ha 156 abitanti, la maggior parte anziani, ma la squadra di calcio rimane un punto fermo, fortemente voluto dal presidente Savino Miscali e dall’allenatore Lello Medde che è andato a pescarli al campeggio Sant'Ignazio di Norbello, una delle numerose strutture turistiche che anche in provincia di Oristano da qualche anno ospitano i migranti soccorsi in mare.

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