La Nuova Sardegna

Oristano

Pozzetti sporchi e intasati, piazza Manno sott’acqua

di Michela Cuccu
Pozzetti sporchi e intasati, piazza Manno sott’acqua

La prima giornata di piogge ha fatto riemergere antichi problemi e disagi L’assessore Sanna: «Il piano di pulizie è previsto solo dal 7 novembre»

08 novembre 2016
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ORISTANO. Chissà se il Comune dovrà assumere un detective per svelare quello che, dopo l’acquazzone che domenica ha investito la città, sembra assumere i connotati di un mistero. Ovvero, l’allagamento di piazza Manno. Mai prima di ieri, almeno così spiegano in Comune, questa zona si era mostrata sensibile e indifesa in caso di precipitazioni di notevole intensità. L’assessore ai Lavori pubblici, Efisio Sanna, ammette: «L’allagamento, fortunatamente senza conseguenze, di piazza Manno non ce l’aspettavamo. Non riusciamo a capire perché sia accaduto, se non per il fatto che la pioggia domenica è stata particolarmente intensa, ma altre volte è piovuto tanto e una situazione così non si era mai verificata».

Mentre i tecnici sono al lavoro per riuscire a svelare l’arcano, dal Comune arrivano le prime ammissioni che ci sono zone della Città che hanno necessità di interventi urgenti, «altrimenti, si allagheranno sempre. Ci sono zone come via Rockfeller, ma anche le vie Alagon, Duca degli Abruzzi e Millelire dove la pulizia delle caditoie non sarà mai sufficiente. In quei punti è l’intera condotta da rifare con la sostituzione dei tubi».

Efisio Sanna aggiunge: «Gli allagamenti, fortunatamente temporanei, non hanno provocato danni, nel senso che non si sono verificate situazioni di pericolo. In ogni caso, è stato un evento eccezionale che nessuno aveva previsto».

Giustificazioni a parte, una cosa è certa: di caditoie e griglie da ripulire ce ne sono davvero tante e stamattina, vedere i mezzi dell’impresa impegnati a porre rimedio dopo che il giorno prima le strade si erano trasformate in torrenti in piena, non ha fatto esattamente un bell’effetto. E di fronte alla risposta dell’assessore «Gli interventi erano già programmati, dovevano iniziare adesso e non si potevano fare prima», verrebbe da pensare che il diavolo questa volta ci abbia messo non una ma un paio di code. Eppure, capitolato d’appalto alla mano, la tesi dell’assessore non fa una piega: «L’appalto fissa l’inizio delle operazioni di pulizia delle caditoie a partire dal 7 novembre, dato che i mezzi, per l’intera estate e per tutto il mese di ottobre sono impegnati per il lavaggio delle piazze. Insomma, non si poteva fare prima».

L’assessore dice però che a fronte di 2500 griglie da pulire, ne siano state liberate circa 500. «Perché abbiamo dovuto fare un lavoro in profondità – è la sua spiegazione – nel senso che la pulizia è stata profonda e non superficiale. Era necessario, altrimenti, con la pioggia di domenica sarebbe stato un disastro». E fra pozzetti che si intasano facilmente, strade allagate e disagi, spunta un altro elemento: la pulizia meccanizzata delle strade che sembra esser stata messa da parte. Da un po’ di tempo non si sono visti più neppure i cartelli con i divieti di sosta temporanei che venivano sistemati nelle vie che dovevano essere interessate dalla pulizia per così dire profonda. Anche in questo caso, l’assessore ha una risposta. «Abbiamo in corso un confronto con l’impresa per rivedere il piano della pulizia meccanica che, fino a oggi, interessa appena il quattro per cento delle vie urbane con mille tonnellate di rifiuti raccolti e avviati in discarica. Noi puntiamo a un intervento su tutte le strade entro tre mesi».

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