La Nuova Sardegna

Oristano

Aidomaggiore regala un tributo musicale a don Giovanni Dore

AIDOMAGGIORE. La figura di don Giovanni Dore, l’etnomusicologo con l’abito talare che mise in piedi la straordinaria raccolta di strumenti musicali della tradizione sarda e internazionale per decenni...

01 novembre 2016
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AIDOMAGGIORE. La figura di don Giovanni Dore, l’etnomusicologo con l’abito talare che mise in piedi la straordinaria raccolta di strumenti musicali della tradizione sarda e internazionale per decenni esposta nell’omonimo museo di Tadasuni, dove il religioso visse e operò nell’ultima parte della sua esistenza, sarà ricordata il 12 novembre con un evento celebrativo.

L’iniziativa si deve all’intraprendenza dell’associazione culturale Cointrotza, che d’intesa con l’amministrazione civica ha messo a punto un convegno che riassume nel titolo, “Don Giovanni Dore, custode della musica popolare in Sardegna”, l’impegno profuso dall’uomo di chiesa nel campo della tutela e della valorizzazione della cultura musicale sarda, di cui era un profondo conoscitore.

Per oltre mezzo secolo don Giovanni Dore fu instancabile ricercatore e studioso di strumenti antichi, passione che lo portò a realizzare un unicum in Sardegna ovvero un’esposizione composta da più di cinquecento pezzi, in buon numero provenienti anche da altre parti del mondo.

L’evento commemorativo del cultore delle tradizioni popolari sarà ospitato nel Centro di aggregazione sociale a partire dalle 16. Aprirà i lavori il sindaco Adele Virdis, cui seguiranno i contributi del giornalista Giacomo Serreli, di Nevina Dore, nipote del sacerdote scomparso nel 2009, del giornalista Paolo Pillonca, del musicista e ricercatore Ermenegildo Lallai e dell’etnomusicologo Marcello Marras. Esaurita la scaletta degli interventi sarà dato spazio alle sonorità etniche degli antichi strumenti a percussione e a mantice suonati dal Trio Arcaico Cointrotza Aidomaggiore e all’esibizionem canora di Su Cuntzertu aidumajoresu.

Maria Antonietta Cossu

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