La Nuova Sardegna

Oristano

Microalghe in laboratorio per nutrire muggini e ricci

di Michela Cuccu
Microalghe in laboratorio per nutrire muggini e ricci

Il Centro Marino Internazionale studia un nuovo sistema di alimentazione È il primo passo per la produzione su larga scala di mangimi da allevamento

24 ottobre 2016
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ORISTANO. Microalghe per nutrire ricci di mare, ostriche e muggini da bottarga. All’Imc di Torregrande nascerà una coltivazione sperimentale che potrebbe dare il via libera alla produzione su larga scala di vero e proprio “foraggio” per alimentare pesci, molluschi e ciò che viene allevato nelle peschiere. Nè più nè meno di quanto avviene negli allevamenti zootecnici che, proprio perché a terra, conosciamo meglio. Se infatti le mucche e le pecore hanno necessità di erba medica, fieno e mais, che crescono sui campi, per riempire le “mangiatoie” per ricci, ostriche muggini e altri animali da peschiera, si deve coltivare in acqua.

La sperimentazione dei laboratori di Torregrande sotto l’ispirazione di Sardegna Ricerche è destinata ad aprire nuove frontiere. Assieme all’Imc lavorano l’agenzia regionale Agris e le università di Cagliari e Sassari e si punta a ottenere biomasse ad alto valore nutrizionale per le larve dei muggini da bottarga che dovranno ripopolare le lagune, ma anche per le ostriche o per altre produzioni in allevamento. Sono settori altamente strategici per la Sardegna che vanta il primato nel Mediterraneo per le ostriche di allevamento e per la bottarga di muggine, talmente ricercata da imporre l’importazione da tutto il mondo delle baffe da essiccare per soddisfare le richieste di mercato.

E poi ci sono i ricci di mare. Richiesti dai buongustai sono stati oggetto di un’attività di prelievo sempre intensa da parte dei pescatori con l’Imc che sta portando avanti un proprio progetto che mira alla produzione di una quantità sufficienti di alimenti che possa permetterne l’allevamento in scala più ampia, ma anche il ripopolamento dei nostri fondali. Dal momento che la sperimentazione non può avvenire unicamente in laboratori, Sardegna Ricerche, agenzia regionale per lo sviluppo tecnologico, ha la necessità di allestire le colture sperimentali anche in mare aperto.

Maura Baroli, direttrice scientifica del Centro marino internazionale, spiega che si realizzerà all’interno dei laboratori di Torregrande una piattaforma di cemento di pochi metri quadrati sulla quale sistemare le vasche simili a dei serbatoi per l’acqua di medie dimensioni per la coltivazione delle microalghe. Le strutture staranno all’aperto unicamente nella bella stagione, per poi ritornare all’interno dei laboratori. E siccome il Centro marino si trova in riva al mare, realizzare qualsiasi cosa, anche una struttura amovibile come questa, prevede il rispetto delle norme paesaggistiche. Proprio per questo nei prossimi giorni il Comune ha convocato la conferenza dei servizi per esaminare il progetto di installazione degli impianti esterni.

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