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Oristano, Federalberghi accusa: "Case vacanza abusive dietro le inserzioni internet"

Il portale del sito internet Airbnb
Il portale del sito internet Airbnb

Il presidente dell'associazione, Pino Porcedda, accusa i portali web e i mancati controlli

16 ottobre 2016
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ORISTANO. «Il sommerso turistico cresce senza sosta ed inquina il mercato». È la denuncia di Pino Porcedda, presidente del sindacato Albergatori aderente a Confcommercio Oristano. I risultati dell’ultimo rapporto sul sommerso turistico realizzato dalla Federalberghi con la collaborazione tecnica di Incipit e Inside Airbnb, parlano da soli.

«Ad agosto 2016, nella provincia di Oristano, risultavano disponibili su Airbnb 1.082 alloggi, dei quali, 775 riferiti a interi appartamenti; 889 disponibili per più di sei mesi; 601 gestiti da host che mettono in vendita più di un alloggio – spiega Porcedda –. Si tratta di dati inequivocabili che smascherano definitivamente le quattro grandi bugie della cosiddetta economia condivisa».

Secondo il presidente del sindacato albergatori, infatti «non è vero che si condivide l’esperienza con il titolare: la maggior parte degli annunci pubblicati su Airbnb si riferisce all’affitto di interi appartamenti, in cui non abita nessuno. È falso anche – prosegue – che si tratta di attività occasionali: la maggior parte degli annunci si riferisce ad appartamenti disponibili per oltre sei mesi all’anno».

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