La Nuova Sardegna

Oristano

Maggiori controlli in mare fanno calare le sanzioni

di Francesco G. Pinna

Presentato dalla Capitaneria il bilancio delle operazioni “Estate sicura” Il comandante Di Nardo: «È servito il lavoro di informazione e prevenzione»

27 settembre 2016
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ORISTANO. I controlli svolti nell’ambito dell’operazione Mare Sicuro 2016 sulle coste oristanesi sono più che raddoppiati rispetto al passato, le sanzioni invece sono diminuite. Ma il capitano di fregata Erminio Di Nardo, comandante della Capitaneria di Porto, non ha dubbi: «È stato un successo».

«Meno sanzioni - ha spiegato - vuol dire che il lavoro di informazione e di prevenzione che abbiamo fatto durante l’inverno e la primavera coinvolgendo studenti e amministrazioni comunali ma anche e soprattutto pescatori, diportisti e operatori della ristorazione e dei servizi balneari ha dato buoni frutti».

Per chi non si è messo in regola, comunque le sanzioni sono scattate puntualmente. Ne sa qualche cosa, tanto per fare un esempio, il proprietario di un natante del valore di 50 mila euro sorpreso a pescare nella Zona A dell’Area marina protetta Sinis Mal di Ventre. Assieme all’attrezzatura di pesca, la Guardia costiera gli ha sequestrato anche la “barca” e per il resto dell’estate si è dovuto arrangiare. E deve anche ringraziare il giudice che gli ha risparmiato la confisca che pure ci poteva stare. La competenza della Capitaneria di Oristano si estende su 215 chilometri di costa da Capo Pecora (Arbus) fino a Bosa. In totale sono stati eseguiti 271 controlli alle strutture balneari e demaniali, 1102 controlli antiinquinamento e 207 alle unità da diporto. I verbali amminstrativi sono stati 31, 16 le operazioni di soccorso, 1949 le miglia marine percorse per un totale di 528 ore motore rispetto alle poco più di 200 degli anni passati. La collaborazione con i Comuni ha anche permesso di estendere il servizio di salvamento a mare su spiagge che nel 2015 non ce lo avevano.

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