La Nuova Sardegna

Oristano

Terralba, malato di Sla e invalido: casa pignorata dalla banca

di Francesco Pinna
Terralba, malato di Sla e invalido: casa pignorata dalla banca

Un ex pescatore ha avviato una battaglia per poter tenere l’abitazione. Nonostante abbia dato la disponibilità a una rateazione, l’istituto non la concede

24 settembre 2016
2 MINUTI DI LETTURA





TERRALBA. «Per avere il mutuo di 100mila euro che mi serviva per costruirmi la casa, la banca mi impose una super assicurazione. Ho pagato 10mila euro, sicuro che avrebbe coperto ogni disgrazia possibile, in particolare la disabilità totale. Quando mi sono ammalato di sclerosi multipla e sono stato dichiarato invalido al 100 per cento, mi hanno detto che quel rischio non era coperto e la banca mi ha pignorato la casa e l'ha messa all'asta respingendo le mie proposte di rientro col quinto della pensione». Protagonista della ennesima drammatica storia di sfratti e pignoramenti è un ex pescatore di 53 anni di Terralba che dopo 30 anni di lavoro negli stagni si era regalato una bella casa in via Torquato Tasso. Il mutuo è roba del 2004. Tre anni dopo, nel 2007, l'ex pescatore si ammala. La diagnosi non lascia scampo: sclerosi multipla con dichiarazione di invalidità al cento per cento. La banca gli concede un fermo di un anno, poi torna alla carica.

Nel frattempo, la scoperta che l'assicurazione pagata a caro prezzo per coprirsi le spalle non vale nulla. Fa buon viso a cattivo gioco e propone comunque alla banca un piano di rientro. La banca risponde picche e prova a portargli via la casa, che vale più o meno 250 mila euro. Le prime aste si sono chiuse senza alcuna offerta, ma la banca non ha desistito.

L'ultimo tentativo qualche giorno fa con l'obiettivo di liberare la casa per renderla più appetibile alla prossima asta, che ancora però non risulta fissata. Quando l'ufficiale giudiziario ha bussato alla porta accompagnato da due carabinieri ha trovato però ad attenderlo anche un presidio di militanti antisfratto e semplici cittadini che hanno voluto portare la loro solidarietà all'ex pescatore. Che alla fine è riuscito a strappare un rinvio dello sfratto.

«Ma non ce ne saranno altri» gli ha spiegato l'ufficiale giudiziario dicendo che sarebbe tornato il 10 novembre. «Ma io non mi arrendo. Sono malato e mi sento umiliato da questa vicenda, ma sono deciso a battermi con tutti i mezzi per impedire che si prendano la mia casa» ha commentato spiegando che insisterà con la sua banca per ottenere un nuovo piano di rientro.

«Ho una buona pensione, ha ribadito, e voglio pagare il mio debito, ma la banca deve consentirmi di farlo secondo le mie possibilità»

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Incarichi vacanti

Sanità nel baratro: nell’isola mancano 544 medici di famiglia

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative