La Nuova Sardegna

Oristano

Cresce il numero dei poveri, ma calano i contributi regionali

di Alessandro Farina
Cresce il numero dei poveri, ma calano i contributi regionali

Bosa, in cassa solo 100mila euro per contrastare il fenomeno sempre più diffuso dell’indigenza Rispetto all’anno scorso le domande sono passate da 91 a 129 ma ci sono 19mila euro in meno

07 settembre 2016
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BOSA. La giunta municipale ha deciso come utilizzare, in base alla legislazione e alle linee guida approvate a gennaio dello scorso anno, i fondi per le azioni di contrasto alle povertà relativi all’annualità 2015. Si parla di poco più di centomila euro che sono in arrivo dalla Regione. Con una delibera infatti l’esecutivo ha dato il suo assenso a una serie di determinazioni, di cui gli uffici comunali dovranno tenere conto per poi utilizzare i fondi a disposizione.

I centomila euro erano stati stanziati dalla giunta regionale con una delibera dell’ottobre 2015, che riguarda gli indirizzi per l’attuazione del Programma regionale per il sostegno economico a famiglie e persone in situazioni di povertà e di disagio nel 2016. La giunta comunale potrà utilizzarli per l’aiuto da garantire a quelle persone individuate attraverso una graduatoria approvata il 18 agosto. Il numero sempre più crescente di richieste è il segnale che la crisi economica morde ancora, e non poco. Questo situazione si scontra con la diminuzione dei contributi da parte della Regione. «Rispetto all’annualità precedente il numero di soggetti aventi titolo a beneficiare dei progetti sono incrementate passando da 91 a 129», si legge infatti nella delibera dell’ente locale. Le risorse finanziarie a disposizione del Comune sono invece diminuite passando da 119.170 euro per l’annualità 2015, a 100.955 euro in attuazione dell’annualità 2016.

Per questa ragione la giunta comunale è stata spinta ad «Ottimizzare al meglio le risorse finanziarie e a valorizzare i soggetti inseriti nei progetti tenuto conto della loro esperienza lavorativa». Due sono le aree di intervento su cui è possibile operare delle scelte. La prima è in capo al decoro urbano, con 25 ore settimanali lavorative per 580 euro mensili a soggetto, per la collaborazione, previa dimostrata esperienza, in attività di mantenimento del decoro urbano, edilizia e manutenzioni, con certificazioni di capacità nella guida dei mezzi a disposizione dell’ente locale. La seconda, per 15 ore settimanali ed un mensile previsto in 350 euro a soggetto, da utilizzare nell’attività di mantenimento del decoro e della pulizia di strade, piazze, spazi e strutture pubbliche attraverso l’asporto delle erbe infestanti e dei rifiuti.

La giunta municipale, con la delibera approvata nei giorni scorsi, ha scelto la prima strada, preferendo inserire in progetti di pubblica utilità per due mesi venti beneficiari, con un impegno orario di 25 ore settimanali nella fascia di corrispettivo economico pari a 580 euro mensili. Sono soggetti, nella graduatoria citata nella delibera, da «Individuare sulla base della dimostrata e qualificata maggiore esperienza nell’area dell’edilizia e delle manutenzioni».

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