La Nuova Sardegna

Oristano

SCANO MONTIFERRO

L’incendio nel Montiferru, i Comuni: la Regione ci aiuti

di Piero Marongiu
L’incendio nel Montiferru, i Comuni: la Regione ci aiuti

SCANO MONTIFERRO. Dopo il passaggio del fuoco che mercoledì scorso ha devastato le campagne di Sagama, Sennariolo e Scano, le prime stime parlano di circa 3mila ettari andati in fumo, adesso si...

27 agosto 2016
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SCANO MONTIFERRO. Dopo il passaggio del fuoco che mercoledì scorso ha devastato le campagne di Sagama, Sennariolo e Scano, le prime stime parlano di circa 3mila ettari andati in fumo, adesso si contano i danni e la rabbia tra i cittadini dei tre paesi è tanta. Rabbia contro i criminali che ogni estate inceneriscono migliaia di ettari di territorio, causando la morte di migliaia di capi di bestiame, distruggendo decine di aziende agricole, mettendo a serio rischio la vita delle persone chiamate a spegnere i roghi.

«Nei momenti più concitati vissuti dalla comunità mercoledì scorso, quando sembrava che fiamme stessero per arrivare in paese – dice il sindaco Antonio Flore – ho potuto toccare con mano l'amore profondo che lega i miei concittadini alla nostra terra, ai nostri boschi e al nostro territorio. Tutti, soprattutto i giovani, tra di essi anche molti quindicenni e sedicenni, hanno lottato contro le fiamme nel tentativo di fermarle. Ma i danni per l'economia della nostra comunità sono gravissimi».

Parla con gli occhi cerchiati dalla stanchezza, Antonio Flore, ma anche con la determinazione di chi sa che la sua comunità saprà superare il momento di grave difficoltà. «Ci aspettiamo che tutti facciano la loro parte – dice –, che i sostegni economici previsti in questi casi di calamità arrivino non solo a parole, ma concretamente, e in fretta».

Ieri la giunta ha deliberato lo stato di calamità naturale ed emanato l'ordinanza per lo smaltimento delle carcasse degli animali morti nell'incendio. Oggi, alle 11.30, nell'aula consiliare, si terrà un incontro con tutti i proprietari delle aziende rimaste coinvolte nel rogo per quantificare l'entità dei danni subiti.

L'amministrazione di Scano, come quella di Sennariolo, guidata dal sindaco Giambattista Ledda e Giovanni Antonio Cuccui, sindaco di Sagama, si sono attivate immediatamente per fronteggiare l'emergenza. Ma la solidarietà, concreta, nei momenti in cui le fiamme erano ancora da spegnere, è arrivata anche dagli amministratori dei paesi vicini e dalle associazioni presenti nel territorio.

Tutti si sono messi a disposizione: uomini e mezzi. Il territorio percorso dal fuoco appare come una landa deserta, nera e odorante di bruciato. L'officina meccanica di Decimo e Massimiliano Rosa, ha subito danni enormi. Nel piazzale c'erano decine di trattori d'epoca e attrezzature meccaniche di grande valore: tutto perso, come il lavoro di una vita distrutto in poche ore. Decimo Rosa, mentre il figlio Massimiliano, con altre persone, cerca di recuperare il recuperabile, incredulo guarda quello che rimane della sua azienda. «Ho dedicato tutta la vita al mio lavoro, adesso non abbiamo più niente». La sua officina era un museo a cielo aperto. Vi si potevano ammirare macchine agricole e da lavoro che lui, con passione e amore, aveva recuperato riportandole all'antica efficienza. La furia del fuoco non ha risparmiato nulla. Una fattoria didattica poco distante dal paese, ha perso gran parte degli animali. La settimana prossima i tre sindaci, Flore, Cuccui e Ledda, riuniranno i Consigli in seduta congiunta.

Intanto, anche la Coldiretti di Oristano chiede tutto il supporto possibile dalla Regione. Il direttore Giuseppe Casu: «Ci risultano danni consistenti alle strutture, ai capi di bestiame, alle riserve di foraggio, che rischiano di mettere in serie difficoltà le aziende. È necessario verificare se vi siano ancora pagamenti comunitari bloccati e nel caso sbloccarli prima possibile. È poi fondamentale un intervento per ripristinare le scorte di foraggio distrutte, le strutture danneggiate e i capi di bestiame uccisi dal fuoco».

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