La Nuova Sardegna

Oristano

Sas Covas, fioccano multe Divieto d’accesso ignorato

di Alessandro Farina
Sas Covas, fioccano multe Divieto d’accesso ignorato

Bosa, strada senza guard rail e pericolosa, ma molti eludono l’ordinanza Utenti chiedono che venga messa in sicurezza. E a Turas l’area cani non ha cestini

23 agosto 2016
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BOSA. Fioccano le prime contravvenzioni per quanti si avventurano in auto nella strada sterrata che dalla zona di Sas Covas conduce alle vecchie cave in trachite, off limits da questa estate ai veicoli. Nei giorni scorsi infatti una ordinanza ha istituito il divieto di transito in auto e moto, per motivi di sicurezza in quanto la strada si presenta fortemente sconnessa e priva di guard rail dal lato dello strapiombo che guarda verso il mare. Ai vigili urbani il compito di vigilare, durante i quotidiani controlli, affinchè l’ordinanza venga rispettata.

Gli agenti nei giorni scorsi hanno sanzionato quanti, privi di regolare autorizzazione, hanno comunque oltrepassato i cartelli di divieto d'accesso. Il problema però è che dalla stradina si accede con maggiore facilità ad alcune fra le località più gettonate della costa vicina alla foce del Temo: come l’area di Poggiu ‘e Columbos o la piscina naturale di Cane Malu. Che i più giovani riescono a raggiungere a piedi agevolmente, cosa però non semplice per chi è magari avanti negli anni o ha con sé, oltre a quanto serve per trascorrere una giornata al mare, anche dei bambini. Senza contare che la zona di Sas Covas non ha un parcheggio capiente per le auto in sosta. In molti quindi chiedono che l’amministrazione civica proceda al più presto a sistemare e mettere in sicurezza la strada sterrata, magari istituendo anche dei servizi destinati ai tanti bagnanti che frequentano giornalmente la zona. Altra segnalazione arriva invece dalla caletta dove è possibile accedere con i cani, vicino al più ampio arenile di Turas. Si tratta in questo caso dell’unico tratto di costa fra Bosa, Magomadas e Tresnuraghes dove gli amici a quattro zampe possono accedere al mare senza che padroni o possessori possano incorrere nelle pesanti sanzioni che stabiliscono le ordinanze balneari regionale e della Guardia Costiera, che vietano l’introduzione di cani sul litorale se non in zone appositamente attrezzate. Come appunto quella della caletta di Turas, che però non ha nelle vicinanze, questa la lamentela, un bidone della spazzatura che possa contenere le buste con le deiezioni raccolte. Un piccolo servizio che potrebbe essere istituito in tempi rapidi, è la speranza per quanti frequentano la zona. Fatto che qualificherebbe ulteriormente un servizio particolarmente gradito da una sempre più ampia fetta di bagnanti e residenti: quella che trascorre le ferie con al seguito il proprio cane.

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