La Nuova Sardegna

Oristano

energia

Non sarà necessaria la “Via” per il deposito della Higas

ORISTANO. «Non necessita di essere sottoposto a ulteriore procedura di valutazione di impatto ambientale il progetto per la realizzazione il progetto per un impianto di stoccaggio di gas naturale...

03 agosto 2016
2 MINUTI DI LETTURA





ORISTANO. «Non necessita di essere sottoposto a ulteriore procedura di valutazione di impatto ambientale il progetto per la realizzazione il progetto per un impianto di stoccaggio di gas naturale liquefatto della capacità netta di 9000 m3». Lo ha deciso ieri la giunta regionale, in considerazione del fatto che l’impianto dovrebbe sorgere nell’area dell’ex-carbonile nel porto di Santa Giusta. Una zona «interessata da numerose attività industriali e insediamenti produttivi».

L’impianto è quello proposto dalla società Higas, che verrà approvvigionato «da navi gasiere di medie dimensioni - ricorda la nota della Regione - e il trasferimento del Gnl ai 6 serbatoi criogenici di stoccaggio a terra (di capacità operativa di 1500 metri cubi l’uno) sarà effettuato mediante l’ausilio di pompe installate a bordo nave. Ogni serbatoio criogenico è contenuto singolarmente in un secondo contenimento in cemento armato e con l'intercapedine riempita con perlite, per garantire l'isolamento».

La Higas è costituita da Gas and Heat Spa (societa italiana specializzata nella progettazione, fornitura ed installazione di impianti del carico per navi gasiere destinate al trasporto marittimo di Gpl, etilene e Gnl e societa armatoriale, con una flotta di 4 navi gasiere), da Cpl Concordia (gruppo cooperativo italiano che comprende 67 società e 1800 addetti e si occupa di energia) e da Stolt-Nielsen Bv (societa norvegese leader globale per il trasporto e stoccaggio di prodotti chimici liquidi, con 150 navi chimichiere e 20 terminali di stoccaggio).

Sempre su proposta dell’assessore all’Ambiente, Donatella Spano, la Giunta ha approvato la decisione di non sottoporre a procedura di Valutazione di impatto ambientale un impianto mobile di trattamento di rifiuti inerti presso il cantiere della circonvallazione nord ovest di Oristano e gli interventi di messa in sicurezza e mitigazione del rischio idraulico del Rio Zuarbara, nel Comune di Marrubiu.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Incarichi vacanti

Sanità nel baratro: nell’isola mancano 544 medici di famiglia

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative