La Nuova Sardegna

Oristano

Case con amianto, la bonifica sarà parziale

di Michela Cuccu
Case con amianto, la bonifica sarà parziale

Il commissario della Provincia conferma i dubbi dell’associazione ex esposti: Su 336 domande ne saranno finanziate solo 130, a causa del patto di stabilità

31 luglio 2016
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ORISTANO. La bonifica dell’amianto nelle case private si può fare, ma solo in parte. In questi giorni la Provincia sta infatti erogando i primi rimborsi per le bonifiche fatte da privati cittadini che avevano presentato domanda di contributo. Peccato che soltanto una minima parte, circa 130 domande su 336 presentate, riusciranno ad essere accolte per l’ottenimento dei rimborsi. La Provincia ha infatti deliberato di spendere circa 700mila di euro, malgrado a disposizione ce ne fossero circa 2milioni e mezzo. Insomma, quasi 200 domande resteranno senza risposta e altrettanti cittadini dovranno aspettare che la graduatoria venga nuovamente sbloccata.

Dietro questa vicenda che ha del paradossale, se appunto si considera come spiega Giampaolo Lilliu, presidente provinciale dell’Associazione ex esposti amianto «I fondi a disposizione ci sono. Tutto è bloccato dal Patto di stabilità. Questa almeno è stata la spiegazione che ci ha fornito il Commissario straordinario, Massimo Torrente». Un problema serio e delicato, quello dell’amianto che attende ancora di essere bonificato da tantissimi edifici pubblici e privati del territorio. «In realtà – spiega Lilliu – la nostra è una Città all’avanguardia, se si considera non solo che siamo stati i primi ad aver redatto un censimento sulla presenza dell’amianto negli edifici, ma che Oristano è stato il primo Comune a fare un Bando apposito per l’erogazione di incentivi sulle bonifiche. Eppure, ci troviamo nella situazione incredibile di avere i fondi e non poterli utilizzare».

Secondo il presidente di Areas, il problema si potrebbe risolvere con l’intervento della Regione «Infatti, ci troviamo con fondi disponibili da anni, una parte addirittura, oltre un milione di euro, proveniente dalle economie fatte nella bonifica della discarica di Masangionis, nelle campagne di Arborea». E qui si inserisce un ulteriore paradosso «La Giunta regionale nel piano quinquennale delle bonifiche aveva previsto una spesa di 540milioni di euro per l’intero territorio isolano – dice Lilliu – per il 2016 ne ha a disposizione meno di un milione e mezzo, nel senso che non sono stati reperiti i fondi necessari ad un intervento indispensabile. La situazione è molto preoccupante – denuncia Lilliu – perchè mentre non si riesce nemmeno a utilizzare le risorse disponibili, bloccate dal Patto di stabilità, di amianto ci si continua ad ammalare e a morire».

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