Artigiano ruba lapidi in cimitero
Denunciato dai carabinieri per aver trafugato marmi da una tomba
TINNURA. Risolto dai Carabinieri il giallo delle lapidi scomparse dal camposanto del paese. Sulle motivazioni sono ancora in corso le indagini dei militari della stazione di Suni e del Norm della Compagnia di Macomer, ma di certo c’è che i carabinieri coordinati dal tenente Gabriele Tronca, al comando del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Macomer, hanno riconsegnato al legittimo proprietario due lastre di marmo pregiato, corredate da foto e nome dei defunti di cui era stata denunciata la scomparsa dal cimitero di Tinnura, e segnalato alla magistratura un artigiano quarantaseienne di Bosa che ora dovrà difendersi da pesanti accuse.
Nel pomeriggio del 27 luglio, al termine di accertamenti, i militari della stazione di Suni hanno individuato i presunti responsabili del furto di due lastre di marmo pregiato, rivestimento di una sepoltura presente nel cimitero di Tinnura. Recuperate e restituite ad un pensionato del paese, complete di fotografie ed incisioni con i nomi dei defunti. Ritrovamento avvenuto dopo un controllo mirato, che ha portato a deferire in stato di libertà alla procura di Oristano un artigiano quarantaseienne di Bosa con le accuse di furto aggravato e vilipendio di tombe. Secondo quanto accertato dai militari infatti l'uomo avrebbe smontato le lastre dai supporti appropriandosene, le risultanze della prima fase di indagine. Lapidi ritrovate a seguito di un controllo mirato dei Carabinieri disposto dalla competente autorità giudiziaria, l’ulteriore particolare.