La Nuova Sardegna

Oristano

Bruciate le foto per le vittime di Orlando

di Roberto Petretto
Bruciate le foto per le vittime di Orlando

Strappati e distrutti ieri sera i manifesti del progetto “Shoot me”: 49 baci omosessuali contro la violenza

27 giugno 2016
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PALMAS ARBOREA. Quei poster che raffiguravano dei baci omosessuali non erano piaciuti a qualcuno, a Palmas Arborea. Lo si era capito già dal tono di alcuni commenti apparsi sui social network. Qualcuno ieri è andato oltre il dissenso verbale: intorno alle 20 è arrivato in auto, si è fermato di fronte al muro sul quale erano stati composti i 26 manifesti, ne ha staccato la maggior parte, accatastandoli per terra per poi dargli fuoco.

È stato accolto così il messaggio di solidarietà alle vittime della strage di Orlando, frutto del progetto “Shoot me: colpiscimi, uccidimi, sparami, fotografami”. Un progetto collettivo di guerrilla art: 49 ritratti di baci omosessuali raccolti dal fotografo sardo Gianluca Vassallo. Un bacio per ognuna delle persone uccise a Orlando nella notte tra l’11 e il 12 giugno.

Quell’idea, presentata e realizzata a Roma, Milano e Firenze, era piaciuta a un gruppo di giovani di Palmas Arborea. Un gruppo di 17 persone che aveva contattato l’ideatore di “Shoot me” per chiedergli la possibilità di dislocare anche nel piccolo comune dell’oristanese i manifesti. «Una scelta coraggiosa in una comunità così piccola - dice oggi Vassallo -. Dopo un giorno e mezzo qualcuno ha pensato di strappare e bruciare i manifesti. È raccapricciante».

I promotori sono dispiaciuti per quanto è successo, ma non presenteranno denunce: «Vogliamo dimostrare - dicono - che noi siamo in grado di rispettare anche le opinioni di chi la pensa in modo diverso dal nostro».

Di certo c’è però una grande amarezza. Ai 17 cittadini di Palmas Arborea era piaciuta l’idea di “Shoot me”: un progetto aperto e condivisibile da tutti e ovunque, non solo a Roma, Milano o Firenze. Il contatto con Gianluca Vassallo ha chiarito tutto, sono stati scaricati i file delle immagini, 26 manifesti che, messi insieme, riproducono le immagini di 49 baci tra persone dello stesso sesso. 49, come il numero delle persone morte nella strage di Orlando. I volontari di Palmas Arborea si sono quotati per sostenere la spesa della stampa e hanno affisso i manifesti in un muro vicino al parco comunale, ricreando l’immagine totale già vista nelle tre città italiane. Qualcuno non ha gradito quelle immagini di baci omosessuali e ha imposto la propria legge, quella della prepotenza. Ha strappato e bruciato i manifesti. Alla luce del sole, davanti a testimoni. In due giorni dall’Oristanese arrivano segnali preoccupati di intolleranza: prima quelli che hanno colpito, in città, l’installazione di Egle Picozzi sull’omosessualità. Ora questo, ancora più spiacevole, episodio di Palmas.

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