La Nuova Sardegna

Oristano

Le Bandiere Blu col colore dell’amianto

di Michela Cuccu
Le Bandiere Blu col colore dell’amianto

L’Associazione Ex Esposti lancia l’allarme: «Ci sono i soldi ma le bonifiche negli arenili ancora non partono»

20 giugno 2016
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ORISTANO. Non è tutto oro quel che sventola. «Le Bandiere Blu sono un grandissimo riconoscimento per il nostro mare, ma ricordiamoci che accanto a tanti arenili incontaminati e da sogno, ci sono anche quelli ancora inquinati dall’amianto». Giampaolo Lilliu, presidente provinciale dell’associazione ex esposti amianto, interviene così al dibattito sulla possibilità di una valorizzazione ulteriore del turismo in Sardegna partendo appunto dall’assegnazione di riconoscimenti importanti come appunto le Bandiere Blu.

Eppure a Torregrande il convegno sull’argomento aveva un assente particolare. «C’erano altri ospiti, non noi. Ma non è questo che ci preoccupa – dice Giampaolo Lilliu – non vorrei essere considerato il solito provocatore, ma la realtà è allarmante e quel che è peggio, è anche conosciuta. Peggio perché ci sono Comuni che sanno benissimo che i loro arenili sono inquinati dai detriti di cemento amianto, hanno i soldi per le bonifiche e non le fanno. Nemmeno si degnano di apporre un cartello che avverta i bagnanti che in quella spiaggia c’è l’eternit, c’è il rischio di ammalarsi. Eppure – prosegue – la Regione è intervenuta, da più di un anno, per stanziare i fondi necessari».

Giampaolo Lilliu tenta un piccolo inventario dei litorali a rischio che attendono la bonifica peraltro già finanziata. Il caso più emblematico è a Cabras, dove il Comune è stato insignito della provocatoria bandiera nera proprio dai volontari dell’Areas. Dice il presidente: «La spiaggia di Funtana Meiga da oltre dieci anni è stata segnalata per la presenza di eternit. Il Comune ha ottenuto dalla Regione 300mila euro per la bonifica e ancora nulla è stato fatto».

Altra spiaggia, Abarossa, altro Comune, Santa Giusta. «Ha a disposizione 400mila euro per la bonifica dall’amianto la cui presenza è stata certificata addirittura dagli organi competenti. Anche in questo caso è tutto fermo, non hanno messo neppure un cartello per la segnalazione del pericolo».

Il pericolo nelle spiagge non è un problema circoscritto all’Oristanese. «Lo stesso problema è stato riscontrato anche nella zona di Arbus, senza considerare il grande punto interrogativo che riguarda La Maddalena, dove ancora non è chiaro se e come sia stato smaltito l’eternit smantellato durante i lavori per il G8».

Ma non ci sono soltanto note negative. «Il Comune di Oristano, infatti, sta per iniziare le bonifiche, certo, a stagione turistica iniziata, ma l’importante è portare avanti il lavoro – dice Giampaolo Lilliu –. Quello che vorremmo capire è per quale motivo altri Comuni tardano ulteriormente».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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