La Nuova Sardegna

BOSA. Durante un controllo spuntò della droga. Ventotto dosi di marijuana, infiorescenze già essicate e pronte per essere fumate, apparvero troppe per pensare a un utilizzo per consumo personale e così Mirko Fiori, che qualche problemino con la giustizia l’aveva già avuto fu arrestato. Era l’aprile di un anno fa, mentre ieri si è concluso il processo che ha visto la condanna del bosano che nel frattempo si trova detenuto in carcere, ma per altri reati passati in giudicato.

La direttissima, iniziata quindici mesi fa è durata parecchio, perché nel frattempo gli esperti hanno esaminato il principio attivo della marijuana e stabilito che quella era sostanza stupefacente. Il pubblico ministero Giuseppe Scarpa ha sollecitato la condanna a quattro mesi, mentre l’avvocato difensore Rita Violante aveva richiesto l’assoluzione sostenendo come la droga, per quanto la quantità non fosse limitata, sarebbe stata usata dallo stesso Mirko Fiori per consumo personale se le forze dell’ordine non l’avessero arrestato. Questa tesi non ha convinto il giudice Enrica Marson che l’ha condannato a sei mesi per via della recidiva specifica. (e.c.)