La Nuova Sardegna

Oristano

Parcheggi a Oristano e nelle frazioni, tanti casi di sosta “creativa”

Parcheggi a Oristano e nelle frazioni, tanti casi di sosta “creativa”

Le lamentele si moltiplicano e arrivano un po’ ovunque. Una segnalazione giunge da Torregrande, che con l’arrivo della bella stagione subisce un consistente aumento del traffico

07 giugno 2016
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ORISTANO. Le lamentele si moltiplicano e arrivano un po’ da diverse zone della città e delle frazioni. Una segnalazione giunge da Torregrande, che con l’arrivo della bella stagione deve subire un consistente aumento del traffico. Nella foto che pubblichiamo e che ci è stata inviata da un lettore si vede come nelle traverse che si affacciano sul lungomare spesso i parcheggi per disabili e i passi carrabili vengano ostruiti dalla sosta, per così dire, approssimativa, di alcuni automobilisti. È solo uno dei tanti casi che si possono vedere in giro in città. Automobilisti che vengono sanzionati per aver lasciato l’auto in sosta mezz’ora in più rispetto alla scadenza del tagliando e poco lontano vetture parcheggiate per mattinate intere in divieto di sosta o in prossimità degli incroci, dove creano intralcio al traffico e situazioni di pericolo. Casi spesso tollerati, che però, di fronte all’inasprimento delle attenzioni e delle sanzioni per sosta e fermata in piazza Roma, diventano particolarmente irritanti. In pratica in molti si chiedono se abbia senso presidiare costantemente piazza Roma e lasciare le altre strade in balìa degli automobilisti maleducati.

La spiegazione, in parte, arriva dalla lettera inviata a metà maggio dal sindaco al comandante dei vigili urbani, di cui potete leggere nell’articolo qui a fianco.

E le lamentele che arrivano dai titolari di alberghi per i posti riservati ai bus spesso occupati dalle auto, quelle che arrivano dai motociclisti alle prese con la scarsità di aree di sosta per le due ruote (e quelle poche che esistono, ugualmente occupate dalle auto), dagli autisti degli autobus urbani che non trovano spazio davanti alle fermate e sono spesso costretti a sostare in mezzo alla strada. Piccoli e grandi segnali di un malessere diffuso che non può essere liquidato con un’alzata di spalle.

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